Emergenza salute, da Oristano la proposta: «Un Senato della riforma sanitaria»
L’idea dell’associazione “Lucio Abis” trasmessa alle istituzioni regionaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’idea centrale è la costituzione di un “Senato della riforma sanitaria della Sardegna”: un laboratorio inclusivo, libero da condizionamenti politici o conflitti di interesse, con l’ambizioso compito di delineare una riforma sanitaria autonomistica, costruita dal basso, capace di rispondere alle esigenze uniche del territorio sardo e delle sue comunità.
È un approccio differente quello dell’associazione culturale “Lucio Abis” che «alla logica delle lamentazioni e denunce predilige proposte e soluzioni». Le conclusioni del convegno, che a Oristano ha messo a confronto istituzioni, sindacati e sanitari, sono state trasmesse alla presidente della Regione, alla Giunta, al Consiglio regionale e ai i componenti la commissione consiliare Sanità.
«Abbiamo immaginato un atto di autonomia che ridisegni la sanità della Sardegna cominciando dai territori, dai medici di base ai quali devono essere disposti supporti e servizi per restituirli maggiormente e a tempo pieno alla cura sanitaria dei propri pazienti ovunque essi dimorino». Interventi concreti, partendo dalla base. Per l’associazione occorre esonerare gli operatori del comparto «da una mole impressionante di incombenze burocratiche, che impediscono l’esercizio vero della professione medica».
Allo stesso tempo «si devono decentrare nei territori le strutture idonee per la cura, la diagnostica specialistica e strumentale insieme alla prevenzione, in grado di ridurre le mobilità della popolazione sempre più anziana e decongestionare i pronto soccorso e le strutture ospedaliere».