Sedici ordinanze di custodia cautelare, 13 delle quali in carcere. Sono complessivamente 18 le persone indagate dai carabinieri della Compagnia di Oristano nell’ambito dell’indagine "Grighine" iniziata la scorsa estate e coordinata dalla procura della Repubblica di Oristano.

Un’inchiesta scaturita dopo il fermo di due giovani, uno è studente liceale di Oristano, fermati dai carabinieri mentre spacciavano droga nel capoluogo.

Tra le menti dell’organizzazione c’è anche un carabiniere, Marco Saba, 36 anni di Siamanna, ora sospeso, che prestava servizio nella caserma di Tonara. Insieme a lui sono finiti in carcere il fratello Stefano, 34 anni, Andrea Atzori, 33 anni, Stefano Caboni, 53 anni, entrambi di Villaurbana, Francesco Cottu, 41 anni, e il fratello Pietro Paolo, 42 anni, di Ollolai, Andrea Cuscusa, 33 anni di Villaurbana, Danilo Galliazzo 32 anni di Siamaggiore, Marco Garau, 37 anni di Siamanna, Nicola Russu, 19 anni di Siamanna, Pinuccio Soru, 58 anni di Ollolai, Andrea Todde, 28 anni di Ollastra, e Stefano Vidili, 40 anni, di Uras.

Gli arresti (foto L'Unione Sarda - Sanna)
Gli arresti (foto L'Unione Sarda - Sanna)
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Carlo Satta, 38 anni di Oristano, è finito agli arresti domiciliari, mentre Matteo Deriu, 33 anni, di Siapiccia e Roberto Moreggio, 32 anni, di Terralba, sono stati sottoposti all'obbligo di dimora.

L’indagine scattata da Oristano ha permesso ai militari coordinati dal comandante della Compagnia, capitano Francesco Giola, di individuare uno dei coltivatori delle piantagioni di marijuana, Andrea Cuscusa.

Oltre a spacciare la droga nel resto dell’Isola, aveva avviato una compravendita di marijuana gestendo la produzione che arrivava da piantagioni non solo nell’Oristanese, ma anche nel Nuorese. Come ha spiegato il procuratore della Repubblica, Ezio Domenico Basso, non c’era una vera e propria regia ma venivano organizzate di volta in volta delle trasferte per acquistare e rivendere la droga nel resto dell’Isola.

(foto L'Unione Sarda - Sanna)
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Si stima un volume d’affari di almeno due milioni di euro con non meno di due quintali di stupefacente. Sono ancora in corso altre perquisizioni, che hanno interessato non solo il capoluogo, ma abitazioni, ovili, garage, anche nel resto della provincia di Oristano e del Nuorese. Il comandante provinciale dei carabinieri di Oristano, colonnello Domenico Cristaldi, ha confermato che la lotta contro lo spaccio e la diffusione della droga proseguirà senza sosta anche nei prossimi mesi, per contrastare un commercio senza fine, che si arricchisce grazie all'habitat che l'Isola fornisce nella coltivazione della canapa indiana.

(foto L'Unione Sarda - Sanna)
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