Cabras, ricci di mare: prodotti di scarsa qualità e minori guadagni per i pescatori
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Sono tantissimi ma vuoti. Nei fondali dell'Area marina protetta del Sinis i ricci quest'anno non sono un granché.
Per gli operatori i guadagni non sono alle stelle, come invece succedeva gli altri anni.
«Gli esemplari quest'anno sono tantissimi e belli grandi, a differenza di quanto si diceva prima di darci i permessi per la pesca dei ricci - ha detto Nicola Castangia, un ricciaio di Cabras -, ma dentro per ora sono vuoti. Purtroppo capita, dipende da tanti fattori. Dovrebbero comunque essere pronti già da fine mese. Speriamo, anche perché raccogliere gli esemplari vuoti non ha senso».
I ricciai autorizzati per lavorare in Area marina quest'anno sono 51.
Dagli uffici del parco fanno sapere che tutto si sta svolgendo rispettando le regole imposte dal Ministero.
«Ogni giorno i ricciai prima di andare a pescare ci inviano un sms con scritta la zona esatta dove hanno intenzione di lavorare e l'ora di inizio - tiene a precisare il direttore Massaro - E poi noi inviamo tutti i dati alla capitaneria di porto; i controlli sono sempre andati a buon fine».