Cabras, porte aperte all'integrazione grazie al progetto Migrazione – Accoglienza – Rispetto - Inclusione
Tanti giovani hanno raccontato il loro viaggio sui barconi per raggiungere le coste italianePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Questa mattina erano presenti a Cabras gli studenti e le studentesse dell’Istituto Alessandro Volta di Nuoro che, in collaborazione con l’associazione Migrantes, hanno dato vita al progetto M.A.R.I Migrazione – Accoglienza – Rispetto - Inclusione, vincitore del concorso Graziano Deiana, proposto dalla Regione alle scuole secondarie di secondo grado per la realizzazione di progetti che favoriscano percorsi di inclusione multiculturale di giovani con background migratorio residenti in Sardegna.
L’incontro è stato patrocinato dal Comune di Cabras, con la partecipazione del Centro di Accoglienza per Stranieri. A scaldare gli animi sono state le testimonianze dei migranti, alcune in italiano, altre in inglese, tradotte dai mediatori culturali del CAS. Storie di giovani uomini scappati dal proprio Paese per motivi politici. Cisse Mohammed, Sultan Mohammed, Ali Abbaji Hamza, Jamal Khan, Imran Sharif, Shanawaz Shanawaz, sono solo alcuni dei nomi dei ragazzi che arrivano da Pakistan, Guinea, Camerun, Bangladesh, Kashmir.
I loro sono racconti di viaggi disperati, traversate con i barconi per raggiungere le coste italiane o chilometri macinati a piedi, anche dalla Bosnia fino all’Italia senza cibo, dove la neve sciolta diventava l’unico elemento sostitutivo dell’acqua. Presenti i familiari dell’ex sindaco di Mamoiada, Graziano Deiana, al quale è dedicato il concorso. A chiudere la mattinata ringraziando tutti i presenti è stata la moglie Irene Gungui, che ha ricevuto un omaggio floreale e l’applauso della platea. La giornata è proseguita con una pausa conviviale e con la partita di cricket, nel pomeriggio, presso il campo sportivo di Cabras con la collaborazione dell’Atletico San Marco. Un momento durante il quale sono state spiegate le regole dello sport nazionale Pakistano e lo sport è diventato veicolo di unione tra i popoli.