Cabras, inizia la festa in onore di San Salvatore
Le Scalze trasportano il piccolo simulacro del santo al villaggioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno sfidato caldo e fatica. Ma è il prezzo da pagare per sciogliere ancora una volta il loro voto, tra lacrime ed emozioni scandite in quel percorso sacro, sette chilometri di terreno sterrato. Quattrocento scalze questa mattina hanno trasportato la piccola statua di Santu Srabadoeddu dalla chiesa di Santa Maria, a Cabras, al villaggio di San Salvatore, da oggi è nuovamente animato dopo un anno di silenzio.
È il primo atto della festa in onore del Santo. Prima dell’arrivo del lungo esercito di corridori, sabato prossimo 31 agosto. Le donne sono partite all’alba indossando il costume tradizionale del paese.
«L’emozione è stata palpabile a ogni passo, è stato un cammino faticoso, durante il quale ci siamo affidate alla fede nel Salvatore – ha detto Maria Francesca Spanu, la Presidente dell’associazione “Santu Srabadoeddu”, una delle veterane, con 41 processioni alle spalle -. L’organizzazione richiede un impegno considerevole, durante il quale il direttivo si riunisce per definire i dettagli e raccogliere le adesioni per tempo. Il lavoro viene però ripagato ogni volta, con un’emozione che non è facile descrivere con le parole».
«Il popolo di Cabras si è sempre distinto per la sua forte identificazione nella tradizione della festa di San Salvatore, vivendo in maniera profonda ogni fase, dal momento della preparazione dell’evento fino al momento clou della Corsa degli Scalzi - ha detto l’assessore alla Cultura Carlo Trincas - Come amministrazione comunale abbiamo lavorato in maniera attenta perché questa importante manifestazione, che fa parte della cultura immateriale di Cabras, potesse ricevere un riconoscimento più ampio, come patrimonio culturale regionale. Oggi, con la processione delle donne, diamo il via a dieci giorni intensi, con un sentimento di forte unione fra Enti e associazioni».
E intanto nel borgo di San Salvatore da oggi è ufficialmente iniziata la festa. Ogni sera in piazza si canta e si balla grazie ai tanti eventi promossi dal comitato della festa. Tutto questo in attesa del grande giorno. Gli stessi sentieri sterrati del Sinis verranno percorsi dai 900 curridori. Quel fiume umano bianco trasporterà in spalla il simulacro del Santo. E le emozioni saranno molto ma molto più forti.