Cabras, il Consiglio comunale ha adottato il Piano particolareggiato del centro storico
Meno vincoli e tante trasformazioniMeno vincoli e più vita nel cuore pulsante del paese. Ma anche trasformazioni e nuove destinazioni d’uso: circa il 20% degli edifici potranno ad esempio essere adibiti a esercizi commerciali, attività ricettive, artigianali, culturali e residenziali.
Per la prima volta nella storia di Cabras è stato adottato il Piano particolareggiato del centro storico, strumento fondamentale per la pianificazione urbanistica ed edilizia di quella parte dell’abitato compresa nel perimetro storico, vincolata da una regolamentazione ormai obsoleta. Il Piano del centro storico, costituito da una superficie territoriale di 300mila metri quadri sulla quale è presente una volumetria pari a 700mila metri cubi, è stato adottato durante il Consiglio comunale: dieci voti a favore e tre astenuti. Ora ci sarà consultazione pubblica durante la quale cittadini potranno proporre osservazioni. Poi dovrà passare nuovamente in Consiglio e poi dritto in Regione.
«Si tratta di una proposta che deriva da uno studio approfondito - ha detto il sindaco Andrea Abis - condotto con le migliori tecnologie di rilevamento. Il primo obiettivo è quello di riattivare il settore edilizio del centro storico, ora bloccato dalla mancanza di uno strumento che disciplini e riordini il riuso dei volumi esistenti. Il secondo è quella della definizione di un’agenda strategica che metta in piedi progetti di riqualificazione urbanistica, come quelli che affrontino i temi delle aree parcheggio, della mobilità pedonale e delle ztl, del recupero estetico degli immobili, motivo di grave deturpazione paesaggistica».
Il Piano è stato presentato nei dettagli dall’ingegnere Francesco Maria Licheri, che con il suo team ha effettuato lo studio per l’Ente comunale. Lo strumento è costituito da circa 1500 schede, una per ogni edificio che si affaccia sul centro matrice, corredate da una guida di indirizzi coerenti. Per l’assessore ai Lavori Pubblici Enrico Giordano «si tratta di uno strumento molto potente che salvaguarda il cittadino in quanto fissa delle regole di diritto, fondamentale per i tecnici privati e quelli comunali, che da questo momento in poi potrà essere migliorato e affinato nel dettaglio a seguito delle osservazioni. Non si tratta dunque di un punto di arrivo ma di un punto di partenza, che risponde alle esigenze odierne con l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico di Cabras e Solanas e che permetterà di orientare la riqualificazione urbanistica verso una direzione molto più moderna anche dal punto di vista funzionale».