Cabras, gli studenti stranieri fanno tappa nel Sinis
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Settimana di scambio” organizzato da InterculturaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Pedro arriva dal Brasile, Juan dal Messico mentre Laura è slovacca. Ma c'è anche Nora dal Canada e Hana che proviene dal Giappone. Con loro poi Joachin, Margarida e Annabella, rispettivamente da Argentina, Portogallo e Ungheria. Un mix di culture lungo la costa del Sinis. Per il secondo anno consecutivo il progetto “Settimana di scambio” fa tappa a Cabras tramite l'associazione Intercultura, che promuove il dialogo e gli scambi scolastici internazionali. Ogni anno più di 2mila studenti delle scuole superiori italiane trascorrono un periodo di studio all'estero e oltre 800 ragazzi da tutto il mondo vengono accolti nel nostro Paese.
Durante il loro soggiorno in Italia, i ragazzi ospitati hanno la possibilità di conoscere altre regioni italiane. Quest'anno hanno scelto di conoscere la Sardegna: alcuni ragazzi sono stati quindi ospitati dalle famiglie del territorio che hanno dato la loro disponibilità ad accoglierli.
A Cabras gli 8 ragazzi e ragazze hanno visitato il Sinis e hanno contribuito alla sua tutela attraverso una giornata ecologica. Accompagnati dagli operatori dell'Area marina protetta i giovani hanno fatto visita alle tartarughe marine che attualmente si trovano nel centro di recupero e hanno conosciuto una realtà che si occupa di restituire la salute agli esemplari in difficoltà prima di riportarli nel loro habitat marino. Sensibilizzati di fronte al tema delle microplastiche, gli studenti hanno quindi contribuito alla pulizia di un'area della spiaggia nel litorale di San Giovanni di Sinis.
«Si tratta di un'esperienza importante per i nostri giovani - spiega la responsabile del progetto per le scuole di Oristano Monica Mastino - Per il secondo anno consecutivo abbiamo collaborato con l'Amp del Sinis per offrire ai partecipanti la conoscenza dei luoghi rappresentativi del nostro territorio dal punto di vista artistico, paesaggistico e naturalistico, così che il loro patrimonio culturale possa crescere. A seguito del tour tutti i ragazzi hanno dimostrato di voler fare nuovamente tappa in Sardegna prima di ripartire nel paese d'origine».