Non solo allenamenti. Non solo fatica. Gli atleti del Circolo nautico di Oristano da pochi giorni sono diventati anche “spazzini” dello stagno di Mar'e Pontis. Lo specchio d’acqua dove i bambini, ma anche gli adulti, pagaiano sopra le loro canoe non gode di ottima salute. O meglio: è una delle mete preferite degli incivili che abbandonano di tutto e di più.

Ecco perché i piccoli atleti, stanchi di vedere la laguna in quelle condizioni e di avere problemi durante la loro preparazione, hanno deciso di intervenire, visto che nessuno lo fa. Sopra le loro imbarcazioni vanno da una parte all’altra dello stagno di Mar'e Pontis e raccolgono tutto ciò che trovano. Ai lati dei canali è strapieno di cassette di polistirolo, quelle utilizzate dai pescatori per trasportare il pesce. Anziché smaltire il materiale gli operatori della pesca preferiscono evidentemente buttarlo nello stagno. Non c’è altra spiegazione. Ma non solo. I bambini trovano anche buste di cibo confezionato, indumenti, reti da pesca vecchie, boe inutilizzate e tantissima plastica.

«Sono stati i bambini a chiederci se potevano raccogliere i rifiuti - spiega Angelo Casu, uno degli istruttori del Circolo nautico di Oristano guidato dal presidente Gian Marco Patta - Noi abbiamo accettato immediatamente. Dopo aver raccolto di tutto e di più erano fieri del loro lavoro». Un bel gesto, ma soprattutto un esempio per chi invece preferisce abbandonare di tutto e di più non rispettando l’ambiente ma nemmeno tutti gli altri fruitori del compendio di Cabras, come appunto i canoisti. Grazie ai piccoli atleti lo stagno è sicuramente più pulito. 

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