L’obiettivo è solo uno: studiare i villaggi tradizionali per salvaguardarli e valorizzarli. Si è concluso a Cabras il progetto Save the traditional village, promosso da Limolo House e dall’associazione culturale SinisTerrae con il patrocinio del Comune e in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino e le Università di Cagliari e Shangai.

Nato in Cina nel 2017 e avviato a Cabras due anni fa sotto la direzione dell’architetto torinese Luciano Pia, il progetto questa volta presenta proposte di valorizzazione dell’area che si trova affacciata allo stagno di Mar’e Pontis. Il sindaco Andrea Abis: «Abbiamo apprezzato fortemente questo progetto fin dalla sua prima edizione, per il suo alto valore sociale e per l’obiettivo di riqualificazione di ciò che più ci appartiene: la tradizione architettonica di Cabras che è fatta di saperi preziosi che si rischia di perdere nel tempo. La nostra amministrazione vuole sostenere questo impegno per una riqualificazione della nostra cittadina».

L’architetto Luciano Pia spiega cosa rappresenta Cabras: «Un villaggio tradizionale classico che può ancora essere valorizzato e reso contemporaneo senza perdere la sua natura. È questo aspetto che ci intriga particolarmente. Si possono recuperare i valori e i saperi antichi, facendo di questo luogo un simbolo, dove tradizioni, cultura e innovazione convivono con il paesaggio naturale». Cabras per diversi giorni è diventata un centro poliglotta. Si sono confrontati studenti inglesi, cinesi e italiani. Tutti  hanno partecipato alle fasi di rilievo architettonico e del contesto paesaggistico dello stagno di Cabras, elaborando proposte progettuali che ora gli amministratori valuteranno.

«Abbiamo utilizzato un metodo molto comune nella didattica dell’architettura per approcciarsi ai problemi individuando dei parametri - riferisce Carla Bartoluzzi, docente al Politecnico di Torino, che ha seguito il percorso di lavoro dei giovani architetti - Attraverso un profondo confronto abbiamo incrociato le nostre impressioni con quelle degli studenti». Ha animato il progetto di recupero delle tecniche di costruzione in terra cruda e legno, la conservazione della memoria e il consolidamento con tecnologie moderne e materiali tradizionali. 

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