È un mostro di 1500 metri quadri di lastre di amianto. Una bomba ecologica a pochi metri dallo stagno di Cabras, all’interno di un’area Sic. Tutto questo però, dopo 30 anni di abusi edilizi e battaglie giudiziarie, ha le ore contate.

A Punta Pirastu da oggi c’è una squadra specializzata per rimuovere il materiale killer. Un’impresa lunga e difficile che durerà per diverso tempo. Sono partiti i lavori di demolizione e bonifica degli immobili abusivi che da decenni devastano la riva orientale dello stagno. Un progetto di lotta all’abusivismo, di bonifica ambientale dall’amianto, di recupero del paesaggio che vede la luce e che eliminerà per sempre un elemento di enorme criticità territoriale.

La struttura (foto Pinna)
La struttura (foto Pinna)
La struttura (foto Pinna)

La regia dell’intervento è del Comune di Cabras dopo essersi aggiudicato due finanziamenti: il primo è un contributo di 90mila euro da parte del ministero dell’Interno per la demolizione di opere abusive; il secondo è un finanziamento regionale di 160mila euro per interventi di bonifica dell’amianto, per un totale disponibile pari a 250mila euro.

Si tratta di una struttura composta da più fabbricati che negli anni passati erano destinati a ovile ed erano utilizzati da aziende locali. La vicenda ha avuto uno sviluppo giudiziario in ordine al quale la struttura è stata dichiarata abusiva. Da allora è in stato di abbandono e attendeva la demolizione.

Le operazioni (foto Pinna)
Le operazioni (foto Pinna)
Le operazioni (foto Pinna)

«Oggi è una giornata storica, perché si chiude un capitolo critico da decenni e che si è sviluppato nelle aule dei tribunali fino all’ingiunzione all’Ente comunale di provvedere alla demolizione della struttura abusiva e al completo smaltimento dei rifiuti, in maniera particolare quelli speciali in amianto - ha detto il sindaco di Cabras Andrea Abis - Finalmente si pone termine a un problema di legalità e di impatto ambientale e di salute che da troppo tempo interessa questo angolo di paradiso».

L’intervento è stato studiato nel dettaglio e prevede la rimozione di 4mila metri cubi di volumi abusivi e 1.500 metri quadri di coperture in lastre di amianto.

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