Bosa, la minoranza sollecita la pulizia dell'ex impianto di acquacoltura
Si tratterebbe di un «abbandono di rifiuti in mare, un ostacolo alla navigazione sicura e un danno all’ambiente»Ci sono da tempo le risorse per farlo, ma ancora l’amministrazione comunale di Bosa non ha provveduto allo smaltimento di quanto rimane, in località Porto Managu, di quello che una volta era l’impianto di acquacoltura, attività negli anni andata male, ma i resti abbandonati i resti di questo impianto sono rimasti.
Il richiamo a sindaco e giunta perché facciano presto, è contenuto nell’interpellanza firmata dai consiglieri dei gruppi di opposizione Claudia Mastinu, Rosalia Acca, Anna Maria Carlini, Alessandro Naitana e Salvatore Sanna. «L’opposizione a non va in vacanza – afferma Rosalia Acca - anzi alza il livello di guarda durante il periodo di maggior afflusso turistico su problematiche storiche a tutt’oggi non risolte. La minoranza ricorda come nell’impianto di acquacoltura, oggetto dell’interpellanza, La Regione nel lontano 2017 assegnò al Comune un finanziamento per la rimozione di questi resti, ma ad oggi concretamente nulla è stato fatto. Le risorse sono imputate in bilancio, evidenzia la minoranza, ma registriamo ancora una volta immobilismo totale da parte di sindaco e giunta.
«Purtroppo – evidenzia Acca- come si evince dall’Interpellanza si tratta di un vero e proprio abbandono di rifiuti in mare che le correnti trasportano anche sulle spiagge, creando un danno all’ambiente nonché ostacolando a mare anche la sicurezza della navigazione».