Il coro che canta si sente dall’esterno. Trovare posto all’interno è quasi impossibile. Per ricordare Michela Murgia stamattina presto, nella chiesa di Santa Maria Assunta a Cabras, erano in tantissimi: i ragazzi dell’Azione cattolica che lei ha guidato per anni, tutti i suoi amici d’infanzia, cittadini, persino diversi turisti e tutti gli amministratori comunali.

In prima fila mamma Costanza: testa china, lacrime che scendono, gambe che cedono e tanto dolore per la morte della figlia. Al suo fianco suo figlio Cristiano, il fratello adorato di Michela. La scrittrice cabrarese, morta lo scorso 10 agosto nella sua casa romana, è riuscita anche in sua assenza  a far radunare tantissime persone. 

La messa (Foto: Pinna)
La messa (Foto: Pinna)
La messa (Foto: Pinna)

Ha celebrato l’omelia Monsignor Giuseppe Sanna: «L’amore di Dio abbraccia tutti, senza preferenze, anche gli scartati, i deboli. Ci insegna che l’amore verso il prossimo è senza discriminazioni».

Un po’ come gridava Michela Murgia dai palchi di tutta Italia, o quando presentava i suoi libri. A fine messa un lungo applauso. E poi tutti a salutare Costanza Marongiu, la mamma.

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