Tutti con il naso all’insù quando nel cielo di piazza Stagno a Cabras si è fermato l’elicottero della Polizia.

Nessun ricercato, ma solo un modo originale per salutare i 330 studenti che stamattina hanno raggiunto Cabras per l’evento “Una vita da social” promosso dalla polizia postale. Per i bambini della scuola primaria e i ragazzi di quella secondaria arrivati da diverse zone della provincia, è stato un modo per capire da vicino come lavorano giornalmente gli agenti della polizia, a seconda della loro specialità. Ma soprattutto per conoscere i rischi che si possono incontrare in rete.

Gli esperti in divisa, dentro il mega mezzo che gira l’Italia per sensibilizzare i più giovani, hanno cercato di spiegare con termini semplici cos'è il cyberbullismo, quando si verifica e come evitarlo. Durante la chiacchierata è emerso un dato allarmante: tanti studenti hanno raccontato di avere il cellulare dall’età di quattro anni.

A Cabras è arrivato anche il Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna Francesco Greco: «Questa è una campagna che spiega ai ragazzi i pericoli della rete. Ci sono purtroppo tanti pedofili che vanno ad adescare i minorenni sui social spacciandosi come coetanei. I bambini non vanno mai lasciati soli con il telefono. La scuola è un ottimo veicolo per parlare con gli studenti».

Una volta scesi dal mezzo i bambini  hanno visitato tutti gli stand dove erano presenti le varie specialità. La polizia scientifica ha spiegato come e quando si prendono le impronte digitali. Gli agenti della stradale hanno spiegato invece quali sono i pericoli in strada e l’importanza dell’utilizzo della cintura. In piazza Stagno era presente anche la moto d’acqua della polizia. «I cattivi sono anche in mare?», ha chiesto un bambino di nove anni.

La mattina è terminata in compagnia di Argo, il cane poliziotto. A lui il compito di far vedere a tutti come si agisce quando nelle vicinanze sono presenti esplosivi. Per gli studenti una mattina da ricordare. 

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