Oristano, l'inchiesta Zonchello si allarga:altre 7 persone nel registro degli indagati
Inchiesta Zonchello, capitolo due. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati anche a tutte le altre persone coinvolte. L'accusa: gare d'appalto e trattative pilotate. Alcune ditte private avrebbero partecipato con offerte esagerate, sapendo già che un'altra avrebbe vinto.Tutti d'accordo in un sistema di favori, poi ricambiati con lavori privati, che sarebbe andato avanti per anni tra gli uffici del Comune. Ma ora il giochino è stato bloccato dalla Procura della Repubblica. Inchiesta Zonchello, capitolo due. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati anche a tutte le altre persone coinvolte
GLI INDAGATI Oltre all'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale (ancora agli arresti domiciliari), nel registro degli indagati compaiono anche Vittorio Franceschi, Irene Muroni, Salvatore Loi, Sara Loi, Filippo Alberghina, Marco Biagini e Gesuino Podda. Tutti titolari di ditte che gestivano servizi per conto dell'amministrazione comunale o che avevano partecipato ai bandi di gara.
Biagini e Alberghina (responsabili della ditta Oristano verde) insieme al direttore tecnico Podda già nel 2008 avevano ricevuto un avviso di garanzia. Poi, nello scorso febbraio, era arrivata la notifica di una proroga delle indagini. La loro ditta si è occupata per diverso tempo della manutenzione del verde pubblico in città. Gli altri indagati sono tutti legati a imprese che si occupano di movimento terra, lavori nelle strade e che hanno partecipato alle trattative per i lavori negli asili comunali e nella biblioteca, per la sistemazione e fornitura della sabbia per la Sartiglia.
L'INCHIESTA L'indagine, coordinata da Paolo De Falco, è nata come stralcio di un'altra inchiesta e nel corso dei mesi si è allargata. Controlli, appostamenti e foto che secondo la Procura della Repubblica lasciano spazio a pochi dubbi. Intorno a palazzo degli Scolopi si sarebbe creato un sistema viziato, con servizi e appalti assegnati in cambio di lavori privati. Secondo l'accusa, infatti, Mario Zonchello avrebbe utilizzato «per lavori nella sua villa di Nuraxinieddu il personale e il materiale delle ditte impiegate nei servizi e nei cantieri». In cambio di simili favori, l'allora funzionario comunale avrebbe indirizzato le gare d'appalto per far vincere le ditte che si erano dimostrate «accondiscendenti riguardo le richieste di 'lavori domestici'». Accuse di concussione, turbativa d'asta e corruzione e inevitabilmente l'inchiesta si è estesa a coloro che partecipavano a questo sistema.
LA DIFESA Gli avvocati Marcello Sequi e Elio Meloni stanno mettendo a punto la strategia difensiva per Mario Zonchello. L'ex dirigente è ancora agli arresti domiciliari, la richiesta di revoca del provvedimento sarà presentata dopo che i legali avranno esaminato gli atti dell'accusa (un fascicolo di oltre 4 mila pagine). Zonchello, proprio perché insieme ai legali non aveva ancora esaminato gli atti, aveva scelto la via del silenzio davanti al Gip rinunciando all'interrogatorio (con il consenso del giudice).
VALERIA PINNA