Circondata dall'affetto dei suoi affetti più cari, degli amici e delle persone del vicinato zia Zelinda Carta ieri ha spento la bellezza di cento candeline.

La matriarca della famiglia, un punto di riferimento e un esempio di vita è stata celebrata con una festicciola di compleanno dove non sono mancati il sindaco di Tortolì, Marcello Ladu, e la sindaca di Sadali, Barbara Laconi, paese d'origine della signora Zelinda. Le hanno donato una targa ricordo con gli auguri per questo bellissimo traguardo con gli auguri delle due comunità. A queste parole la nonnina non ha nascosto la sua commozione.

Vedova del suo amatissimo marito Francesco Ghiani, ha avuto tre figli, dieci nipoti e 12 pronipoti.

Nata il 10 giugno 1925 a Sadali, si è poi trasferita negli anni sessanta a Tortolì. Ha lavorato tanto nei campi e curato sempre la sua famiglia. Mamma e nonna esemplare, donna schietta e forte e dalla tempra eccezionale, è una buona forchetta.

Zelinda ha conosciuto anche i tempi bui della guerra e della povertà, quando il cibo non era sempre in tavola come oggi. Per lei il segreto per una vita lunga è quello di lavorare e tenersi sempre attiva. Fosse per lei continuerebbe a farlo. Ieri la sua famiglia l'ha celebrata come la regina di casa. Le foto con il marito appena sposati, in abito sardo e quelle con figli, nipoti e parenti.

La chioma argentata raccolta in un elegante chignon, un sorriso per tutti e un volto segnato dal tempo, come giusto che sia, dai suoi cento anni, dove ogni ruga racconta la sua storia. Quella di una donna che come le hanno scritto in una dedica i suoi cari «hai cambiato in meglio la vita di molte persone che ti circondano e sei sempre una fonte di ispirazione per tutti noi. Cento anni di amore».

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