Il diverbio in un parcheggio sul molo di ponente ad Arbatax è deflagrato in un’aggressione. Una coppia di fidanzati, lui di Lanusei e lei di Bari Sardo, è finita al Pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei con lesioni e contusioni. La ragazza, 25 anni, cameriera, è stata morsa a un dito e ha quasi rischiato di perdere la falange, mentre il fidanzato, cuoco, di tre anni più grande, ha riportato tumefazioni al volto, eredità della violenta scazzottata scaturita per futili motivi, a debita distanza da un locale dove la serata danzante si era conclusa in totale serenità. Sul fatto indaga la Procura di Lanusei, per ora contro ignoti.

Il fatto

Tutto è accaduto all’alba di domenica. Tutto bene nel locale con vista sul mare della Capannina, meta di centinaia di ragazzi in cerca di divertimento: qui la sicurezza è garantita da un imponente staff qualificato. I guai sono iniziati a distanza dall’esercizio pubblico, in un’area probabilmente non sorvegliata da telecamere. Un diverbio, forse per un parcheggio, ha avuto strascichi inattesi. I due fidanzati sarebbero stati raggiunti e circondati da un gruppo di giovani che avrebbero bucato anche lo pneumatico della Renault Clio del ragazzo utilizzando un oggetto appuntito.

La discussione si è fatta sempre più accesa e ne hanno fatto le spese il cuoco e la cameriera. Lui è stato colpito al volto con calci e pugni, mentre lei è stata morsa a un dito della mano. Quando sono riusciti a divincolarsi, sono saliti in macchina e in tutta fretta hanno raggiunto l’Orientale senza mettersi in contatto con le forze dell’ordine. Destinazione, l’ospedale di Lanusei.

Le indagini

Arrivati al Pronto soccorso del Nostra Signora della Mercede, i due pazienti sono stati presi in consegna dal personale sanitario per gli accertamenti del caso. Al termine degli esami strumentali, alla ragazza sono stati assegnati dieci giorni di cure, tre al fidanzato. Superata la nottata di choc, le vittime dell’aggressione selvaggia hanno denunciato i fatti ai carabinieri della compagnia di Lanusei che, coordinati dal magistrato inquirente, hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili dell’episodio di violenza. I militari hanno messo nero su bianco il racconto dei due giovani feriti. Ricostruire l’esatta dinamica dei fatti non si annuncia semplice perché nell’area in cui è avvenuta l’aggressione non ci sarebbero videocamere.

Roberto Secci

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