Giovanni e Rosaria, sposati da 63 anni: «Il segreto? Dialogare e reagire insieme alle avversità della vita». Giovanni Canu e la moglie Rosaria Fenude, 88 anni lui e 81 lei magnificamente portati entrambi, sono uniti nel sacro vincolo dal 27 aprile 1960.

Era un mercoledì, quando nella chiesa di Baunei, intitolata a San Nicola, li sposò don Mario Gillone. Dal loro amore sono nati tre figli: Mariano, Maria Paola e Zita Stefania. Oggi, dopo una vita dedita al lavoro tra campi e macelleria (chiusa nel 1999), oltre a un breve periodo in Germania, si godono anche 6 nipoti e 2 pronipoti.

Signor Giovanni lavorava nei campi e con il bestiame: «Andavo ad Abbasanta a piedi a vendere le vacche, poi ad Ardali insieme a mia cugina Battistina Lai. Dormivamo sopra i sacchi e per riscaldarci avevamo giacche militari. Trasportavo il latte in bicicletta a Girasole dove i miei genitori avevano i poderi».

Giovanni è un nonnino arzillo e ogni giorno, con la sua Fiat Panda, parte da Santa Maria Navarrese per raggiungere l’orticello sulla strada provinciale 63: «Ho 20 galline, un gallo e 2 cani, in più coltivo le provviste per la famiglia».

Rosaria, contadina, macellaia e sarta all’occorrenza, è donna di fede, devota alla Madonna di Lourdes. «Quando prendo la pensione do un'offerta alla Madonna». E poco importa se bisogna tirare la cinghia perché con i continui rincari si fa fatica ad arrivare a fine mese. «Meglio indossare una gonna vecchia perché la priorità è sostenere tutta la famiglia». Sessantatré anni di vita insieme come fosse il primo giorno: «Oggi i giovani hanno tutto, tranne la pazienza. In una coppia si litiga, ma bisogna essere bravi a fare subito la pace».

Lo dice nonna Rosaria, che ogni sera, prima di dormire, recita il rosario. Anche suo marito è uomo di fede: «Fino a qualche tempo fa, in occasione del Natale, collaboravo assiduamente alla creazione del presepe nella chiesa parrocchiale».

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