Minacce di morte, vergate su un lenzuolo appeso sul cavalcavia dell'Orientale sarda, tra Bari Sardo e Tortolì. "Collaro e Paparella, la bomba l'avete messa voi, siete falsi, corrotti, la morte vi aspetta".

Scritte rivolte al maresciallo Gianni Collaro, che guida la stazione di Tortolì, e al capitano Claudio Paparella, comandante della compagnia di Lanusei.

Chiaro il riferimento all'operazione che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di Davide Fanni, 23 anni, di Tortolì, fermato dopo aver forzato un posto di blocco all'uscita di Arzana e inseguito per alcuni chilometri prima di fermarsi. Non lontano dalla sua auto i militari avevano ritrovato un ordigno artigianale, definito pronto ad esplodere e nella sua casa una piccola quantità di esposivo di ultima generazione.

I segnali non vengono sottovalutati. È del settembre scorso l'attentato al luogotenente Giovanni Bellina. Ignoti appiccarono le fiamme alla sua auto. Lo stesso maresciallo Collaro, due anni fa, quando era alla guida della stazione di Santa Maria Navarrese era finito nel mirino degli attentatori: una bomba artigianale era esplosa davanti alla su casa.

Sulle scritte di ieri indagano i militari delle stazioni di Bari Sardo. Nel frattempo ieri ci sono stati una serie di perquisizioni e controlli mirati.
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