J-lay ha concluso il suo (breve) tragitto segnato da polemiche. In sosta tra le banchine sud e riva da novembre 2019, la posatubi di Saipem è stata trasferita e collocata all’interno del sito Intermare, accanto ad attività turistiche. Quella che in apparenza è una normale attività tecnica del colosso con sede a San Donato Milanese diventa, invece, il seme della discordia con il territorio. Nessuno ad Arbatax sa quanto tempo dovrà restare in sosta a pochi passi dal porticciolo turistico e la maggior parte della popolazione sostiene che quell’ecomostro sia un pugno nell’occhio nello scenario del borgo marinaro, un “elefante extralarge” per chi apre la finestra e guarda verso la costa di Baunei.

Da queste parti nessuno contesta l’attività produttiva dello stabilimento, che assicura centinaia di buste paga mensili, bensì soffiano venti di contestazione per evitare che J-lay resti lì a lungo.

Ad Arbatax è al vaglio di un gruppo di cittadini la costituzione di un comitato spontaneo.

Qualcuno ha pure avanzato l’ipotesi che la posatubi possa essere parcheggiata nelle aree ex Cartiera. Viceversa resterebbe in abbandono alla mercé di incendi e vandalismo.

Tuttavia, al netto delle posizioni, la posatubi è motivo di discussione tra le strade del vecchio borgo di pescatori diventato gioiello turistico della costa orientale.

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