L’Inps taglia i servizi alle persone fragili, «smantella il welfare territoriale» e lascia tutto in mano ai Comuni, «senza trasferire un solo euro».

Il grido d’allarme arriva dal Comune di Loceri, che parla di «silenzioso abbandono delle persone più vulnerabili della comunità». I tagli al sistema assistenziale, viene spiegato dal Comune, si profilano con il nuovo bando Inps Home Care Premium 2025-2028.

Una «frattura drammatica col passato», la «scomparsa di servizi vitali che costituivano l’ossatura del precedente sistema». Un colpo di scure che si abbatte sull’assistenza domiciliare professionale («eliminati gli interventi degli Oss»), sui caregiver («chi assiste familiari non autosufficienti è condannato a una prigionia assistenziale senza pause né sostegno»), sulla mobilità («azzerati i servizi di trasporto assistito») e sui centri diurni, eliminando il supporto per accedere a «presidi fondamentali contro la solitudine e l'esclusione sociale delle persone fragili».

«Non è una riorganizzazione, è un’abdicazione di responsabilità», tuona il sindaco Gianfranco Lecca. «L’Inps trasferisce nei fatti sui Comuni l’onere di garantire diritti costituzionali, senza trasferire un solo euro, un gioco di prestigio contabile che trasforma i bisogni dei più deboli in voragini nei bilanci comunali già esangui».

La preoccupazione, spiega il Comune, «attraversa l’intera Isola e chiama in causa la Regione perché intervenga nei confronti dell’Inps». Perché il rischio è quello di un «drammatico passo indietro nella civiltà dell’assistenza, con conseguenze devastanti» per i più fragili.

I Comuni saranno «costretti a scegliere tra l’abbandono dei cittadini più fragili e il dissesto finanziario», i servizi sociali saranno «schiacciati da richieste crescenti» e le famiglie «abbandonate al proprio destino».

«Non chineremo il capo», conclude il primo cittadino, annunciando l’intenzione di «costruire alleanze territoriali che possano far sentire la voce di chi non ha voce e difendere un modello di welfare che non lasci indietro nessuno».

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