A Gairo torna Su Marti Perra, l’antico carnevale locale
Si inscena una lotta tra il bene e il male con le caratteristiche figure mascherate di Is maimulus e S'urtzu BallabeniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Su Maimulu est acant'e torrai». A Gairo, sabato 22 febbraio, torna Su Marti Perra, giornata centrale del carnevale gairese tra riti ancestrali, maschere e piatti tipici. Una tradizione che coinvolge tutta la comunità. Si inscena una lotta tra il bene e il male con le caratteristiche figure mascherate di Is maimulus e S'urtzu Ballabeni.
Nel loro caratteristico avanzare, sono seguiti da due ulteriori figure, "trusulau" e "malandau", che trainano un vecchio carretto con un otre, un urdi, a cui vengono date sembianze umane e che viene denominato "Santu Nanì".
Il carretto serve a raccogliere le offerte dei paesani che, in occasione del passaggio de Su Maimulu, appendono vini e cibarie ai balconi o aprono i cortili di casa.
La regola è una sola: le figure mascherate devono "guadagnarsi" questi doni, che sono appesi ai balconi o in punti difficilmente raggiungibili, sono dunque costretti ad arrampicarsi o a salire l'uno sopra l'altro. Il tutto mentre già sono impegnate a tenere a bada S'urtzu ballabeni.
Una giornata sentitissima nel paese, un tempo accompagnata anche dalla leggenda di Marti Perra, ovvero un grosso gatto che si diceva aggredisse coloro che, nel giorno centrale del carnevale, venivano sorpresi a lavorare nei campi e omettevano di partecipare alla festa.
Si comincia dalle 15:30 e si andrà avanti fino a tarda sera.
«L'edizione di quest'anno sarà arricchita come al solito da tantissimi ospiti e dodici gruppi mascherati provenienti dal resto dell'isola che accompagneranno le figure de Su Maimulu nel loro giro per Gairo», dice Mauro Loi, vice presidente dell'associazione culturale organizzatrice "Su Maimulu".
L'evento è reso possibile grazie al contributo del Comune e la sinergia con Pro Loco, Gruppo Folk Sant'Elena Imperatrice, Gairo Vecchio nel Cuore e tanti volontari.
A completare la giornata di festa, non mancheranno gli aspetti culinari: le immancabili "sipulas", dolce carnevalesco che verrà offerto ai presenti e spettacoli musicali.
Il gruppo Abacada intratterrà i presenti con musiche tradizionali, mentre la giornata sarà chiusa, in serata, dalle note e i balli tipici del gruppo "A ballare".
Presenteranno la serata Lucia Cossu e il poeta estemporaneo Bruno Agus in un'alternanza tra limba e italiano scelta per permettere a tutti i presenti di comprendere i significati delle tradizioni e dei gruppi mascherati.