“Nemo propheta in patria”. La celebre locuzione in lingua latina che significa “Nessuno è profeta nella propria patria” si addice benissimo alla carriera del sommelier di Senorbì Raffaele Porceddu che in Toscana - dove lavora - è stato nominato Ambasciatore del vino nobile di Montepulciano (Toscana). L’attestato gli è stato consegnato direttamente dal presidente del Consorzio del vino nobile di Montepulciano Andrea Rossi “per la passione per il territorio e le sue peculiarità, per le sue eccellenze e per la conoscenza e l’amicizia che negli anni ha dimostrato al nostro vino”.

Porceddu, maître di professione e vicepresidente nazionale dell’associazione “Nuova ospitalità italiana”, è il primo sardo a essere nominato ambasciatore di quella che rappresenta la più antica Docg (denominazione di origine controllata e garantita) vinicola italiana. Era il 1980 quando il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste rilasciava la prima fascetta che identificava una denominazione vinicola come "garantita" di fatto aprendo una nuova era per il vino italiano. Questa fascetta, serie AA n° 000001, è oggi conservata negli uffici del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

«Non ci sono parole per spiegare la grandissima gioia che provo in questo momento», ha detto Porceddu che ha ricevuto l’attestato insieme a Sara Simeoni (medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980 per il salto in alto) e al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Il sommelier di Senorbì si è appassionato al mondo del vino da ragazzo, vendemmiando nei campi della Trexenta con il padre, lo zio e i due fratelli. Si è poi specializzato in enologia attraverso l’istruzione e incontrando i maggiori produttori vinicoli d’Europa, il suo nome ora figura nel gotha dei professionisti internazionali. Da anni ha intrapreso una missione di valorizzazione dei vini della Sardegna, proponendo un connubio per qualità e caratteristiche con i prodotti del Nord Italia. La sua è una carriera in crescendo: nel 2020 è stato premiato con il Grifo Nobile all’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, assegnato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano a quelle figure che si sono distinte per la promozione del vino italiano, del Vino Nobile di Montepulciano in particolare. 

La Sardegna però è sempre nel suo cuore. «Non mancano i progetti dedicati alla nostra cara Isola, presto ci saranno importanti sorprese», annuncia il sommelier. I vari riconoscimenti ottenuti gli sono valsi una menzione speciale (“ha trasformato con maestria una delle sue più grandi passioni in professione”) nel libro “Senorbì: arti, mestieri e professioni” realizzato dal Comune per omaggiare i cittadini che ce l’hanno fatta.

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