I ritardi nell'avvio dei lavori di ripristino di un tratto della linea ferroviaria turistica rischiano di far saltare l'intera programmazione della stagione turistica del trenino verde per il 2023. Chiamano le agenzie turistiche di tutta Europa, Italia compresa, ma gli esponenti della cooperativa Esedra, che gestisce il servizio lungo la Macomer- Bosa, non possono dare risposte.

La linea ferroviaria era stata danneggiata dagli incendi del luglio dello scorso anno, distruggendo circa 4mila traversine in legno, quindi compromettendo il passaggio del trenino verde nel tratto tra Tresnuraghes e Bosa Marina. Da allora è iniziata una corsa contro il tempo, per recuperare le risorse necessarie e per poter intervenire per ripristinare la tratta ferroviaria danneggiata.

Lo scorso mese di settembre l'Arst ha avviato lo studio tecnico e predisposto l'intervento di manutenzione, ma ancora la situazione appare ferma. Doveva entrare in funzione entro questo mese, ma la situazione sembra far spostare tutto forse alla prossima estate. Di fatto i lavori di ripristino non sono ancora iniziati.

«Tutto è fermo - dice la presidente della cooperativa Esedra, Rossana Muroni - non ci arriva nessun segnale, nonostante le agenzie turistiche di tutta Europa ci sollecitino da tempo. Con questa situazione, invece, non possiamo fare nessuna programmazione e respingere le prenotazioni. La stagione del 2023, quindi, rischia di saltare nuovamente».

Della situazione si sta interessando l'amministrazione comunale di Macomer, sollecitando l'Arst. «I ritardi ci preoccupano non poco, perché rischiamo di perdere l'appuntamento con i turisti. Per il nostro territorio, la linea ferroviaria del trenino verde ha una certa importanza strategica, per lo sviluppo turistico, per quello ambientale e quello archeologico. Solleciteremo l'Arst affinché venga garantita la ripresa dei lavori di ripristino della linea quanto prima». 

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