Ventuno cittadini, tra loro anche operai, insegnanti e impiegati compariranno il prossimo 23 maggio davanti al tribunale di Nuoro per aver partecipato, in segno di solidarietà con i pastori, che protestavano per un prezzo equo del latte, alla manifestazione del 13 febbraio 2019 sulla statale 131 dcn all’altezza del bivio di Lula.

La citazione a giudizio del gip Giovanni Angelicchio arriva dopo l’opposizione ad un decreto penale di condanna.

L’associazione Libertade parla di una «una vicenda che sembra infinita, che è legata alla nascita della nostra associazione e per cui decine di pastori si trovano sotto processo».

«Oggi – prosegue l’associazione – abbiamo saputo che altre 21 persone saranno processate per aver partecipato alla grande manifestazione al ponte di Lula, quando i pastori e migliaia di cittadini solidali protestavano per un'equa remunerazione del latte ovino. Si tratta della medesima protesta per cui sono imputati 4 pastori, con l'accusa di blocco stradale, il cui processo è invece alle battute finali. Stavolta ad essere sotto processo non sono pastori, ma uomini e donne che sono scese in strada a manifestare in solidarietà con i lavoratori in lotta. Tutti o quasi sono accomunati da una cosa: essere militanti politici conosciuti e per questo identificati fra circa duemila manifestanti nei filmati della Digos e poi denunciati per manifestazione non autorizzata. Come abbiamo già scritto svariate volte quel giorno – dice ancora Libertade -, il 13 febbraio 2019, si svolse una manifestazione del tutto pacifica, senza nessun incidente, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, sindaci, scolaresche e moltissime altre persone».

La stessa associazione annuncia una manifestazione di solidarietà per difendere la libertà di manifestare.

Per la stessa protesta, del 13 febbraio al bivio di Lula il 29 marzo a Nuoro ci sarà l’udienza di discussione dove sono imputati 4 pastori per blocco stradale.

L’avvocato dell’associazione, Giulia Lai, aggiunge: «Attendiamo l’esito del processo per il quale si stanno giudicando 4 pastori per il reato di blocco stradale e per la medesima protesta, la cui discussione finale sarà il 29 marzo, processo dal quale è emerso che si trattava di una manifestazione ampiamente partecipata, pacifica e svoltasi in un clima di festa».

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