Peculato e autoriciclaggio, la procura di Nuoro chiede oltre 11 anni per l’amministratrice infedele e il marito
Roberta Barabino rischia oltre 20 anni di carcerePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I sostituti procuratori di Nuoro, Riccardo Belfiori, Andrea Jacopo Ghironi e Selene Desole hanno chiesto al Gup del Tribunale di Nuoro, Giovanni Angelicchio, una condanna a 7 anni e 6 mesi per Roberta Barabino e a 4 anni e 6 mesi per il marito Antonio Francesco Coinu. Le accuse sono gravi: peculato e autoriciclaggio per Barabino, riciclaggio in due episodi per Coinu.
Secondo l’accusa, la Barabino – amministratrice di sostegno nominata dal Tribunale – avrebbe approfittato del proprio incarico per sottrarre ingenti somme di denaro a soggetti anziani e fragili affidati alla sua tutela. In questa tranche dell’inchiesta, sono sette le vittime, per un danno complessivo e prelievi indebiti dai loro conti che sfiora i 540 mila euro. Complessivamente, vengono contestati oltre 1.300 reati.
Le somme indebitamente prelevate – secondo la ricostruzione della Procura – sono state utilizzate per l’acquisto di immobili e la ristrutturazione di proprietà, acquisti personali, come vestiti per bimbi, cure dentitische o cene al fast food.
Gli imputati, difesi dagli avvocati Gianluca Sannio e Antonio Secci, dovranno rispondere anche di questi movimenti finanziari sospetti. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Nazarena Tilocca, Chiara Soro, Oliviero Denti e Caterina Sanna. A giugno spazio alle difese, mentre la sentenza è attesa per il mese di luglio.
Anche l’udienza di oggi si è svolta con rito abbreviato. Non è la prima condanna per Barabino: un mese fa, il Gup Giovanni Angelicchio l’ha condannata a 5 anni di reclusione per gli stessi reati – peculato e autoriciclaggio – in un altro procedimento riguardante sei assistiti e circa 170 mila euro sottratti. La pena si somma a una condanna precedente di 7 anni e 8 mesi.
Se le richieste dell’accusa saranno accolte, la condanna complessiva a carico di Roberta Barabino supererà i 20 anni di reclusione. Inoltre, un nuovo filone d’indagine approderà a giugno davanti al Gup Alessandra Ponti, con accuse legate al raggiro di altri 13 assistiti.