Romina, uccisa dall’ex compagno a Nuoro: per l’uomo chiesta la conferma dell’ergastolo
Per la procuratrice generale devono essere riconosciute anche le aggravanti a carico di Ettore Sini
Ai giudici della corte d’Assise d’appello di Sassari, la procuratrice generale Roberta Pischedda ha chiesto che l’imputato, Ettore Sini, venga condannato al carcere a vita con il riconoscimento delle aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti.
L’ex agente della polizia penitenziaria, 51enne di Ozieri, sta già scontando l’ergastolo per aver ucciso l’ex compagna, Romina Meloni, delitto avvenuto a Nuoro il 31 marzo 2019, e aver ferito gravemente il nuovo compagno della vittima, Gabriele Fois.
La pubblica accusa ha sottolineato la piena capacità di intendere e di volere di Sini al momento dei fatti, riprendendo l'esito della perizia del neuropsichiatra Paolo Milia e ha inoltre anche rimarcato la ferocia con la quale aveva fatto irruzione nell'appartamento di Fois, dove la coppia viveva, "con la pistola in pugno e non, come sostiene la difesa, con l'arma infilata nella cintola".
Il 51enne inoltre "ha sparato mentre Fois era già a terra per proteggere Romina e non per difendersi dall'aggressione dello stesso Fois come sostenuto dall'imputato".
Nessuna attenuante quindi per l’ex agente, e alle stesse conclusioni si sono aggiunti gli avvocati di parte civile: Mario Silvestro Pittalis per Fois, Bruno Conti e Orlando per la famiglia della vittima. "Ci sono fatti incontrovertibili", hanno detto sollecitando la conferma dell'ergastolo.
Il processo è stato aggiornato al 5 luglio per le arringhe dei difensori Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti, la sentenza è attesa per il 16 dello stesso mese.
(Unioneonline/s.s.)