È morto durante la notte a Cagliari, dalla figlia Egidiangela, lo scrittore e giornalista Salvatore Sechi. Autore di quattro romanzi, è stato collaboratore per il Marghine e poi editorialista e collaboratore culturale de L'Unione Sarda. Ha cessato di vivere la notte scorsa a Cagliari, dopo un periodo trascorso al Brotzu per scompensi cardiaci. Nonostante nell'ospedale cagliaritano lo avessero rimesso in sesto, Salvatore Sechi aveva comunque gravi problemi di salute.

La notte scorsa ha cessato di vivere, pare fulminato da un infarto. Era nato a Sindia 83 anni fa (il compleanno a settembre). Ha collaborato con alcune riviste, tra le quali il bilingue Lacanas, dove ha pubblicato anche delle poesie in una pagina a lui dedicata. Ha diretto per circa quattro anni un settimanale di Oristano.

Nella sua carriera da scrittore ha pubblicato quattro romanzi, distribuiti prevalentemente in Sardegna, tra cui “Fuga nella Memoria”, “La Stazione dei Sogni”, “Abbalughente” e infine “Odissea della Gelosia”.

Da insegnante delle scuole elementari, diventò dirigente scolastico a Macomer fino alla pensione. Tra gli anni Sessanta e la fine degli anni Ottanta è stato collaboratore di spicco de L'Unione Sarda, alternando questa attività con quella di insegnante. Dopo la laurea in pedagogia si è dedicato completamente alla cultura, anche sarda, e alla scrittura di romanzi. Negli ultimi anni era il responsabile delle comunicazioni esterne del Lions Club di Macomer.

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