Altro sit-in domattina a Ottana. Un disperato tentativo degli ex lavoratori della Legler, (la fabbrica è chiusa ormai da dieci anni), di richiamare la Regione e il governo romano per un tavolo di confronto.

Gli operai chiedono un incontro che porti alla realizzazione delle condizioni di sviluppo, capaci di dare un futuro a una ottantina di lavoratori senza un'occupazione e senza nessun reddito, in quanto sono scaduti i tempi per avere l'assegno degli ammortizzatori sociali.

L'appuntamento è domani mattina all'ingresso del paese, davanti al monumento simbolo della cultura locale (dei Boes e Merdules).

Un sit-in che potrebbe trasformarsi in una manifestazione di protesta più incisiva, col rallentamento del traffico sulla 131 Abbasanta-Nuoro.

Gli ex lavoratori Legler chiedono il sostegno dei sindaci del territorio, dei comuni e della Regione, affinché si apra un tavolo straordinario per il lavoro.

"Un tavolo - è scritto nel documento - per istruire nuove e straordinarie linee di politiche attive, per il nostro reinserimento nel mondo del lavoro".

Anche l'ultima asta per vendere lo stabilimento, valutato poco più di un milione e 300mila euro, è andata deserta.

È polemica anche tra i lavoratori di Ottana Polimeri e la Cisl. "Per l'ennesima volta la presa di posizione della Cisl territoriale è inopportuna e in controtendenza con la linea di rilancio della filiera del Pet - è scritto tra l'altro nel documento -. Evidentemente la Cisl, con queste numerose virate non fa altro che incoraggiare disgregazioni e spianare la via d'uscita a chi oggi tarda a confermare gli investimenti promessi. Quello che serve al territorio è l'unità politica e sindacale, nel portare avanti le istanze. Non servono tentativi di divisione. Auspichiamo da parte di tutti un'assunzione di responsabilità".
© Riproduzione riservata