La realizzazione e la gestione del nuovo cimitero non sarà fatta in regime di concessione.

Sarà il Comune a realizzarlo con piccoli interventi, così come è stata realizzata la prima parte, che presto verrà utilizzata, quando saranno concesse tutte le autorizzazioni necessarie.

Le minoranze però attaccano e in un comunicato scrivono: "La recente sentenza del Consiglio di Stato è la definitiva conferma che l'appalto per la costruzione in regime di concessione del nuovo cimitero è stata gestito dalla giunta Succu in maniera sconsiderata e pasticciata e ciò ha comportato un grave danno per il Comune, in quanto, in una situazione di piena emergenza, si sono sostenute ingenti spese legali per consulenze e ricorsi, di cui è auspicabile che qualcuno venga chiamato a rispondere".

Le minoranze nel documento ripercorrono tutte le tappe di questa intricata vicenda, in particolare sulla gara d'appalto, che poi il Comune ha annullato in autotutela.

"Se si fosse accolta la nostra proposta di puntare sulla possibilità di espansione dell'attuale cimitero che, sulla base di un progetto preliminare a suo tempo approvato anche da esponenti dell'attuale Giunta, consente di realizzare altri 600 loculi, avremmo risolto il problema degli spazi per le sepolture per i prossimi dieci anni, con tutto il tempo per impostare su basi serie la costruzione del nuovo cimitero. Si è invece preferito affrontare l'emergenza stanziando 300mila euro, per realizzare a Padru Longu un primo lotto che altro non è che una recinzione, pessima e fuori contesto anche dal punto di vista estetico, con una batteria di 80 loculi in cui depositare le salme, più un minuscolo box-servizi prefabbricato".
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