«Le battaglie in Provincia di Nuoro non finiscono tra sanità, mobilità, istruzione. Si stanno intaccando tutti i diritti fondamentali; ora ci saranno dei tagli alle autonomie scolastiche», sono le parole dell'amministratore straordinario della Provincia di Nuoro Costantino Tidu questa mattina all'incontro informativo in merito ai criteri di dimensionamento scolastico alla luce della legge di bilancio 2023 a seguito dell'emanazione della norma n.197 del 29/12/2022.

«Ci saranno gravi conseguenze, soprattutto nei centri più piccoli - dice il dirigente provinciale del settore pubblica istruzione Giuseppe Zucca -. Pare ci siano, però, trattative in corso che tenderanno a modificare alcuni parametri (e speriamo accada)».

Il decreto prevede una riduzione di 45 autonomie scolastiche in Sardegna, di cui 22 nel nuorese. «Segnerà un arretramento del livello di istruzione, tutto basato sul contenimento della spesa. Come Provincia, insieme agli enti locali, cercheremo di attivarci per modificare il decreto. Anche i parlamentari dovrebbero sollevare l'asticella in difesa dei diritti», asserisce Tidu.

Parla a chiare lettere anche il presidente regionale Anp Massimo De Pau: «È la politica che si deve muovere. Cagliari guadagnerà dirigenti scolastici, quella che ci rimetterà di più sarà la Provincia di Nuoro. Oggi le autonomie scolastiche sono 271 e i dirigenti 231. Quest'anno ne andranno in pensione 17; ci sarà (forse) un solo nuovo ingresso». Dirigenti e sindacati si sono espressi tutti sulla stessa linea, preoccupati e agguerriti: «Non si tratta solo di filosofare sul cosa dovremmo o non dovremmo fare, ma di agire, cambiare strategia. I tagli scolastici non garantiscono un buon lavoro nella formazione. La scuola rischia di non sopravvivere». D'accordo anche i sindaci Paolo Ledda e Marco Ziranu che pretendono un'attenzione in più da parte della politica, quasi totalmente assente all'incontro. 

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