Nuoro, corsa a quattro per ridare un sindaco alla città commissariata
La sfida tra un deputato, un ex parlamentare, una consigliera uscente dell’opposizione e un imprenditorePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il crollo demografico, la fuga dei giovani e il sogno dell’Einstein Telescope. Nuoro fa i conti con criticità e prospettive future scegliendo il nuovo sindaco e mettendo fine al commissariamento del Comune iniziato un anno fa.
Il trend impietoso che certifica il crollo dei residenti, passati dagli oltre 36.500 del 2010 ai circa 32 mila attuali, resta sullo sfondo di una campagna elettorale caratterizzata da un esercito di candidati più esiguo di altre volte e dalla ricerca di una via verso il rilancio che superi le emergenze patite negli ultimi tempi: dai commissariamenti infiniti di poli culturali simbolo, come l’università e la biblioteca Satta, al pesante ridimensionamento dell’ospedale San Francesco, emblema della fase decadente di una città di servizi in crisi d’identità.
Se nel passato gli aspiranti consiglieri hanno superato i 400 e perfino sfiorato i 600, stavolta si fermano a 270: da capire se è l’effetto dello spopolamento, della disaffezione verso la politica o di una minore frammentarietà degli schieramenti. Sono capitanati da quattro candidati alla carica di sindaco.
Emiliano Fenu, parlamentare M5S, guida il Campo largo: sette liste, 145 candidati per un posto in Consiglio comunale, compongono l’unica alleanza che professa il marchio politico di appartenenza. Giuseppe Luigi Cucca capeggia un’alleanza civica, ribattezzata “Solo Nuoro”, che è sostenuta dal Psd’Az e dai partiti di centrodestra sebbene rinuncino ai rispettivi simboli e nomi: sei liste e 126 aspiranti consiglieri. Lisetta Bidoni corre con “Progetto per Nuoro”, formazione civica con 24 candidati. Domenico Mele con “Democrazia sovrana popolare” scommette su una lista di 16 candidati per scardinare il sistema attuale.
L’articolo completo di Marilena Orunesu su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital