Nuoro, al teatro Eliseo la cultura diventa "inclusiva"
Fino a metà marzo diventerà uno spazio di riflessione sull’accessibilità per le persone diversamente abiliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’installazione “Itinerari di accessibilità” fa capire le intenzioni. Diffonde inclusività, fin dal primo sguardo: adornerà le sale del teatro Ten di Nuoro, in via Roma, fino al 15 marzo.
«Rivolgiamo una cura particolare alle persone con disabilità attivando numerose strategie di tutela e accessibilità, sia come pubblico sia come produttori artistici - dice Marco Moledda, coordinatore del Ten per Sardegna Teatro -. Nel 2023 siamo stati partner della Compagnia Berardi Casolari nel progetto LidOdissea. Ebbene, il percorso è diventato uno spettacolo accessibile al pubblico non vedente, attraverso un’audiodescrizione dal vivo. Sarà sul palco del Ten il 6 marzo alle 20.30».
Inclusività
I luoghi della cultura si compattano e danno l’esempio. Dal 28 febbraio e fino a metà marzo il Teatro Eliseo di Nuoro diventerà uno spazio di riflessione sull’accessibilità dei contenuti culturali per le persone diversamente abili. Così, le sale della cosiddetta Ten Gallery cambiano copione e prospettive. Ecco un allestimento multimediale che raccoglie progettualità e pratiche virtuose, con i contributi di Sardegna Teatro, Unione italiana ciechi e ipovedenti (sezione di Nuoro), Distretto culturale del Nuorese, Museo archeologico nazionale Giorgio Asproni. Alcuni giorni fa la novità è stata inaugurata e svelata ai primi visitatori.
«Il nostro “tavolo dei musei” è composto da 40 luoghi della cultura», spiega Mario Paffi, coordinatore del Distretto culturale del Nuorese. «Per noi è davvero fondamentale investire sull’accessibilità. Stiamo parlando di un diritto imprescindibile: rendere tutti i luoghi culturali estremamente accessibili. Questa riteniamo che possa essere pure un’opportunità, intanto per ampliare il pubblico. Poi, per far diventare la cultura accessibile proprio a tutti».
Paffi prosegue: «Vogliamo implementare le riproduzioni dei modelli in 3D, così come le stampe, degli oggetti e dei reperti presenti nei nostri siti culturali».
Agostino Cicalò, presidente del Distretto culturale del Nuorese, avvalora: «Con il progetto “Museo tattile diffuso”, sviluppato in collaborazione con Make in Nuoro e Pid Nuoro, sono state realizzate 14 riproduzioni in 3D di oggetti culturali di particolare importanza, con l’obiettivo di connettere i nostri luoghi della cultura».
Lo spettacolo
Il 6 marzo la scena sarà tutta per LidOdissea. Sullo sfondo il viaggio mitologico, trasformato ben presto in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea. «Non sono nato cieco, ma se non avessi perso la vista non avrei mai fatto l’attore», racconta Gianfranco Berardi, autore dello spettacolo insieme a Gabriella Casolari. «Il mondo interiore diventa lo specchio del mondo circostante».
Antonio Cosseddu, direttore del museo Archeologico, conclude: «Il visitatore non è un contenitore vuoto. Il patrimonio archeologico sardo è proprietà delle persone che da sempre ci vivono accanto. Quindi, non è pensabile un racconto che escluda la loro voce».