Macomer: una nuova voce per cantare le tradizioni popolari e la liturgia domenicale
Quella di Angela Farina, 37 anni di TresnuraghesPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Canta la sua terra, canta le tradizioni e canta in chiesa. Una voce melodiosa e particolare, quella di Angela Farina, 37 anni, originaria di Tresnuraghes, che si può considerare l'astro nascente anche nel campo del canto tradizionale. Sin da quando era adolescente è infatti rimasta affascinata dalla voce profonda e unica di Maria Carta, che ne diventa subito interprete.
"Nel 2012 ho fatto il grande salto, facendomi scoprire dal grande pubblico- dice la giovane cantante- infatti sono stata invitata a Siligo in occasione della decima edizione del "Premio Maria Carta", dove ho proposto l'arrangiamento di due brani, quali lo "Stabat Mater" e "Diglielo al tuo Dio", insieme a mio padre, Pasqualino, che mi ha accompagnato con la chitarra, assieme al flauto di Eugenio Lugliè".
Da allora Angela Farina ha fatto tanta strada. Una voce che viaggia e che piace anche al grande pubblico, partecipando ad importanti programmi televisivi regionali. Ma è la passione per il canto sardo che la porta a dedicarsi alla ricerca e allo studio di melodie ormai perdute e ad intraprendere collaborazioni con altri figli d'arte. A giugno uscirà un video musicale di un brano del maestro Ennio Camedda di Musei, conosciuto per aver scritto la messa in sardo per coro a quattro voci. Angela Farina agisce a tutto campo. Fa parte, infatti, di un gruppo di ragazzi di Macomer che produce musica liturgica cristiana. Si tratta dei "ReOver", che hanno pubblicato poco più di un mese fa l'ultimo brano intitolato "Come Te" di cui Angela Farina ne è la solista. Una iniziativa bene accolta dal periodico della diocesi di Alghero e Bosa, "Dialogo".
Angela Farina definisce la musica un'arte nobile, che porta necessariamente alla condivisione di emozioni con la speranza di fare sempre meglio nei progetti futuri. Attualmente dirige il coro Parrocchiale "Sant'Anna" di Flussio e Tinnura per l'animazione liturgica delle due comunità, ma anche il coro folk femminile "Coro Cuncordia" di Bosa, con repertorio sacro e profano in limba. Canta anche in una formazione per canto "a cuncordu", il "Trio Unisono", che si caratterizza per la scelta innovativa di intrecciare la voce femminile con la voce maschile.