Chiuse le indagini sul filone macomerese dell'inchiesta giudiziaria "Hazzard", che ha preso il via nell'estate 2014.

L'udienza preliminare è fissata per il 17 ottobre a Oristano, dove il giudice si esprimerà sulla richiesta di rinvio a giudizio, depositata in cancelleria a fine luglio dal pubblico ministero Armando Mammone nei confronti di Roberto Concas, 64 anni, storico dell'arte di Cagliari, Rossana Muroni, 47 anni di Macomer, presidente della fondazione Promotea, e del fratello Sergio Muroni, 41 anni, presidente della cooperativa Esedra.

Turbativa d'asta è l'accusa per i primi due: "Turbavano il procedimento per la scelta del contraente cui affidare la gestione dei beni museali del comune di Macomer - è scritto negli atti giudiziari - al fine di assicurare alla Muroni, che ne aveva in precedenza la gestione attraverso la società Esedra, di continuare a percepire i contributi pubblici erogati per la cura dei beni culturali del predetto Comune».

Secondo l'accusa invece, Sergio Muroni avrebbe accusato di calunnia Isabelle Paschina, un'archeologa che in uno scritto su internet aveva espresso dubbi circa l'affidamento, da parte del Comune di Macomer, della gestione del sistema integrato museale (Simm) e del museo del pane di Borore.

L'inchiesta Hazzard a Macomer era partita in seguito all'affidamento della gestione del Museo del pane di Borore e dei beni archeologici di Macomer.
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