“Potenziare la sanità nel territorio, sfruttando la centralità geografica di Macomer".

Rossana Ledda, vicesindaco e assessore ai Servizi sociali di Macomer, lo ha ribadito durante la manifestazione che si è svolta ieri per sollecitare il diritto alla salute.

"La protesta va bene - dice Ledda - ma attenzione però a non screditare la nostra struttura sanitaria territoriale, enunciando che niente va bene. Questa crea negatività generalizzata che potrebbe indurre a non usufruire dei servizi, anche quelli che funzionano, in aggiunta al rischio di screditare la qualità e la professionalità di chi ci lavora e di chi li ha costruiti. Non bisogna dare il pretesto ai poteri forti, di chiudere o depotenziare i servizi sanitari perché non ci sono i numeri".

Da qui il messaggio: "Continuare a lottare per ottenere e mantenere i nostri diritti, per non smantellare neanche un chiodo e per valorizzare ciò che funziona. Un esempio è il rafforzamento del centro oncologico e il prossimo ampliamento di una eccellente Rsa, che passa da 40 a 60 posti letto. La nostra centralità è da sempre al servizio di un territorio importante, che ha bisogno di essere potenziato, per avere una medicina di prossimità funzionale alla prevenzione e alle cure dei cittadini".

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