Macomer, il sindacato regionale Ugl si schiera con la neolaureata a cui l'Ersu ha negato il premio
La richiesta è un intervento delle autorità competenti per rivedere i criteri di attribuzione dei premi di laureaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«L'Ersu riconosca e premi il merito di Giorgia Cadeddu e venga dato il giusto valore al talento e all’impegno degli studenti, in modo che storie come quelle della studentessa di Macomer non si ripetano più».
Tanti gli attestati di solidarietà per la vicenda che vede protagonista Giorgia Cadeddu, la quale ha conseguito la laurea in anticipo di un anno e mezzo, ma a cui l'Ersu ha negato il premio di laurea per un assurdo cavillo.
«Il caso di Giorgia Cadeddu - è scritto in un comunicato dell'Ugl giovani - evidenzia una realtà che troppo spesso penalizza gli studenti più meritevoli, quei giovani che, con impegno e sacrificio, riescono a concludere i propri studi con un anticipo significativo rispetto alla durata prevista. È inconcepibile che, in un sistema che dovrebbe premiare la meritocrazia, la tempistica di iscrizione al terzo anno possa rappresentare un criterio discriminante per l’assegnazione del premio, che spetta di diritto a tutti coloro che conseguono il titolo di laurea».
Il segretario regionale, Nicola Schirru, aggiunge: «È ora che i criteri di assegnazione dei premi di laurea vengano riformati, affinché vengano incentivati non solo gli studenti che si iscrivono al terzo anno, ma anche quelli che, come Giorgia, concludono i propri studi con un anticipo che rappresenta un vero e proprio esempio di dedizione e capacità».
L'Ugl chiede, quindi, un intervento delle autorità competenti per rivedere i criteri di attribuzione dei premi di laurea.