La grande sala del centro servizi culturali era colma all'inverosimile, nonostante tanti cittadini abbiano preferito seguire l'incontro con la diretta streaming. La parola d'ordine del sindaco, Riccardo Uda, ha aperto i lavori di presentazione del grande progetto per la nuova raccolta differenziata, che mira particolarmente a ridurre i rifiuti secchi e conferire sempre di più con un sistema legato alle innovazioni tecnologiche: «Dobbiamo renderci virtuosi per risparmiare».

Per il sindaco presto si procederà con la nuova gara d'appalto. Toto Listo, assessore all'ambiente, artefice principale del progetto, aggiunge: «Le innovazioni tecnologiche sono il metodo giusto per ridurre i costi, considerando che dal primo gennaio sarà applicata la cosiddetta Tariffa Puntuale obbligatoria, con la quale pagherà meno chi sarà più virtuoso».

Il progetto è stato presentato davanti ad un pubblico attento, in parte anche scettico, anche se il supervisore del gruppo di professionisti (la Esper), Attilio Tornavacca, ha spiegato per filo e per segno l'intero progetto, rispondendo anche a domande rivoltegli dal pubblico.

«La percentuale massima della raccolta differenziata a Macomer, finora non è andata oltre il 73%. Non basta. Occorre fare molto di più ed è necessaria una scossa. Ci sono ampi margini di miglioramento. Parliamo del futuro. Dobbiamo credere in una città pulita, ma questo è possibile solo se c'è la collaborazione di tutti. A Macomer la situazione non è tragica».

Quando il progetto sarà avviato (attraverso una gara d'appalto per la nuova gestione) saranno i mastelli a caratterizzare la raccolta porta a porta. Mastelli con buste microchippate, per avere un maggiore controllo nella differenziazione di tutti i rifiuti e costruire la cittadina del futuro. Non una rivoluzione, ma un grande intervento tecnologico.   

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