Tra gli interventi inseriti nel programma di contrasto alle “povertà estreme”, il Comune di Macomer ha istituito 13 borse lavoro, che daranno l’opportunità ai cittadini più bisognosi, di svolgere un percorso di inserimento lavorativo e formativo nelle aziende locali.

Partita in via sperimentale l’anno scorso l’iniziativa ha riscosso grande consenso in città. "Abbiamo fortemente voluto riproporre le borse lavoro – spiega l’assessore comunale ai servizi sociali, Rossana Ledda- per favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze professionali, attraverso la cultura del fare. Solo all’interno di un’azienda, infatti, è possibile imparare un mestiere, per immettersi, successivamente, sul mercato".

Uno strumento che va ad affiancarsi al già collaudato servizio civico, che impegna i cittadini senza lavoro in servizi di utilità collettiva, con la corresponsione di un sussidio mensile. Possono fare richiesta in comune i cittadini che nel 2014 hanno percepito un reddito inferiore ai 5mila euro. "Non ci sono limiti di età – dice Ledda -. Il cittadino cerca un’azienda di Macomer che possa ospitarlo per quattro mesi e per 20 ore settimanali, percependo un incentivo di 400 euro mensili, totalmente a carico del comune".

Una piccola boccata d’ossigeno per le famiglie colpite dalla crisi e per le imprese locali, che potranno impiegare in organico un lavoratore in più, pagando al Comune un piccolo contributo di 40 euro una tantum, per l’assicurazione. "Le domande scadono il 25 marzo – dichiara Ledda - e per motivi di turnazione ed alternanza non sarà possibile concedere la misura alle aziende che ne hanno usufruito nella precedente annualità".
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