È stato consacrato stamattina il nuovo cimitero di Serbagusa a Macomer.

"Che sia luogo di riposo e di speranza", sono le significative parole pronunciate da don Battistino Mongili, vicario foraneo del vescovo, che ha impartito la benedizione e consacrazione, accompagnato dai parroci Padre Mario Pesenti e Padre Andrea Rossi, col diacono Antonello Dore.

Al seguito il sindaco Antonio Succu e l'intera giunta comunale, oltre un centinaio di persone.

È stata in realtà completata la prima parte: 80 loculi, la recinzione, i cancelli, i camminamenti interni, l'area servizi e la predisposizione degli spazi per le inumazioni a terra.

"L'essenziale per poter permettere la sepoltura - dice il sindaco Antonio Succu - ma abbiamo ottenuto dalla Regione un finanziamento di 250mila euro con cui, sommati ai 125mila euro del Comune, potremo riuscire a completare l'opera".

Con questa somma si realizzeranno altra cappelle, tombe a terra, loculi, una chiesa, servizi e opere di abbellimento. Non solo. Saranno messi a dimora diversi alberi e realizzato il viale di ingresso.

Ancora, sarà allargata la strada di accesso e realizzati i marciapiedi per circa un chilometro.

Intanto, in Comune arrivano le prime manifestazioni di interesse per la realizzazione delle tombe di famiglia.

"Un'opera che vale una intera legislatura - dice il capogruppo di maggioranza Gianfranco Congiu - È stata completamente autofinanziata, per cui non ci saranno nuovi mutui e non ci saranno nuove tasse".

Le tumulazioni nella nuova area inizieranno da subito, poiché nel vecchio cimitero, che diventerà monumentale e storico, non ci sono più spazi disponibili.
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