Per cinque giorni hanno girato in lungo e largo la Barbagia. Visitato musei e siti archeologici, incontrato pastori e artigiani. Sono saliti sul Corrasi e in pieno Supramonte, ammirato le sale del Museo Man, dell'Etnografico e del nuovo Spazio Ilisso a Nuoro, il Museo delle Maschere a Mamoiada, il parco S'Abba Frisca a Dorgali e poi i murales che rendono corso Repubblica, a Orgosolo, una pinacoteca a cielo aperto.

Hanno visto come si fa il pane carasau e il formaggio, partecipato a ''spuntini'' per assaporare la tipica ospitalità barbaricina. Una delegazione di operatori turistici della Catalogna, con il supporto di Gemma Saura inviata di ''La Vanguardia'', il più importante quotidiano di quella regione, è arrivata in Barbagia grazie all'impegno di quattro operatori turistici di Oliena.

Un'altra immagine da Oliena (foto L'Unione Sarda)
Un'altra immagine da Oliena (foto L'Unione Sarda)
Un'altra immagine da Oliena (foto L'Unione Sarda)

Iniziativa sposata dai sindaci di Oliena, Nuoro, Orgosolo, Mamoiada e Dorgali, che hanno superato logiche di campanile e fatto rete. In qualche caso hanno fatto da guida agli ospiti, per illustrare bellezze e peculiarità dei propri paesi.

"È la prima volta - sottolineano i titolari delle aziende: Suitee homo Sardinia, il Managheri Wine Bar, il Presidio Turistico e la Locanda Ristorante Pizzeria Gicappa di Oliena - che 4 imprenditori turistici locali (accollandosi le spese), coinvolgendo cinque amministrazioni, si rendono protagonisti di una iniziativa che punta esclusivamente a promuovere il territorio nella convinzione che la Catalogna possa offrire flussi di visitatori che oggi guardano all'isola solo per il mare''.
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