È scontro aperto sulla gestione dei rifiuti tra l’Unione dei comuni Barbagia e la società Pianeta ambiente srl che rimarca di non aver più ricevuto i canoni contrattuali, utili al pagamento degli ultimi due stipendi dei dipendenti. E mentre nei comuni di Lodine, Gavoi, Ollolai, Oniferi, Sarule e Tiana, il rischio disservizi si fa alto, non mancano i botta e risposta.

E proprio i dipendenti attraverso una nota diramata nelle scorse ore precisano: «Siamo preoccupati perché non avendo recepito i canoni delle due mensilità, l’azienda si trova in difficoltà e la possibilità che venga sostituita da una nuova, comporterebbe disagi in fase di avvio, oltre al fatto che i pagamenti per noi operai avverrebbero in tempi lunghi».

«Tutto ciò – proseguono – si ripercuote su noi lavoratori e anche sui numerosi fornitori. Chiediamo il versamento dell’acconto equivalente agli stipendi per il mese di ottobre, tenendo conto che l’Azienda per cui operiamo ha già versato un acconto di 1.000 € a tutti i dipendenti tranne due».

A salire sulle barricate anche i vertici societari, lamentando una situazione difficoltosa che sta sfociando in problematiche finanziarie, fra mancate comunicazioni istituzionali e penali  elevate. «Tali situazioni – rimarcano – sono nate sicuramente da incomprensioni ma non sono causate dalla Pianeta ambiente srl. Ci scusiamo con la cittadinanza».

Contattato telefonicamente il Presidente dell’Unione Paolo Ledda, fa emergere una situazione diversa: «Sono in costante contatto con gli operai e reduce da un vertice a Nuoro, in cui ho esposto al prefetto Dionisi i motivi per cui non abbiamo pagato gli ultimi canoni mensili. La società è da mesi in concordato fallimentare da mesi e ha omesso la sua grave situazione debitoria».

Ledda non ci sta e rincara la dose: «Le penali non sono scaturite per nostra volontà anzi, per mancati adempimenti al capitolato contrattuale. Se pagassimo i canoni dove finirebbero i soldi? Magari non ai nostri lavoratori zonali che intendiamo salvaguardare. Abbiamo a cuore la questione e col liquidatore straordinario stiamo percorrendo tutte le strade per pagare gli stipendi. Una volta ottenuto l’assenso procederemo».

Sempre Ledda fa presente che nei prossimi giorni i lavoratori verranno convocati nella sede dell’ente a Lodine e ai procederà con la rescissione del contratto all’azienda affidando il servizio in via emergenza a nuove ditte. Prima di procedere ad una nuova gara d’appalto che salvaguardi i posti di lavoro.

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