Assalto dei cercatori di funghi maleducati: Desulo va alla guerra
In settimana un’ordinanza del sindaco dopo i numerosi episodi avvenuti nei boschiÈ tolleranza zero verso i cercatori indisciplinati di funghi che affollano i boschi del Gennargentu. A Desulo, il Comune si arma di carta e corre ai ripari con un’ordinanza “anti-cafoni” che sarà effettiva a giorni.
Reti divelte, muri a secco crollati, rifiuti e foto pubblicate sui social (con la segnalazione dei luoghi sulla mappa) sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il sindaco Gian Cristian Melis è un fiume in piena (e in attesa che venga attuata una normativa regionale ad hoc), si dice pronto a fare da sé: «Ciò che è successo nelle nostre campagne è inaccettabile» tuona il primo cittadino. «Fiumane di maleducati hanno fatto razzia di tutto ciò che hanno trovato sul loro cammino, dai funghi passando per erbe officinali e altro. C’è chi è arrivato persino con camion frigo, a testimonianza di come ci sia un business occulto intorno».
Coldiretti: serve una legge chiara
Da qui l'idea di agire in autonomia: «Non possiamo aspettare che la Regione introduca patentini e regole sul peso», aggiunge Melis. «Da anni lo chiediamo a gran voce, ma nulla è stato fatto: dunque faremo da soli, comunicando le nostre regole alle autorità preposte affinché attuino dei controlli».
Da qui le precisazioni: «I forestieri e le famiglie sono sempre i benvenuti», chiarisce il sindaco, «purché rispettino l’ambiente e la gente del posto che si sacrifica tutto l’anno per tenere al meglio i propri terreni. È inaccettabile vedere come alcuni, con arroganza, rompano recinzioni, sfidino i proprietari e facciamo razzia di tutto, pubblicando poi sui social le loro imprese. Ora basta, si rischia l’ordine pubblico».
Già chiaro l’iter del provvedimento che sarà introdotto entro la settimana: «Ci sarà un apposito atto», conclude Melis, «che stabilirà un limite al peso e negli accessi alle proprietà che in questo periodo sono impegnate nella raccolta delle castagne. Chi contravverrà a certe disposizioni non dovrà poi lamentarsi se dovrà pagare delle multe salate. Non abbiamo altre soluzioni contro chi non rispetta i nostri boschi».