Il programma è completo, gli ospiti aspettano solo di esibirsi. A Bolotana cresce l’attesa per una manifestazione dal respiro internazionale, il Festival Folk, giunta alla 32esima edizione. Dal 18 al 20 luglio il paese del Marghine si animerà, grazie a tre serate ricche di spunti e iniziative. Prevista pure la partecipazione di gruppi in arrivo da Brasile, Colombia, Bulgaria, Serbia, Venezuela, Benin e Martinica. A rompere il ghiaccio, però, giovedì dalle 22 sarà la padrona di casa Maria Giovanna Cherchi, tra le più apprezzate voci dell’Isola.

Internazionalità

L’evento promosso dall’associazione culturale e folclorica Ortachis punta ad accogliere, a far dialogare il cuore della Sardegna con il resto del mondo. Sono sette, infatti, i Paesi che parteciperanno alla “festa dei popoli e delle tradizioni”. Ognuno con i suoi abiti, le sue danze, le sue sonorità. Un centinaio di figuranti raggiungeranno Bolotana, sveleranno radici e culture differenti. Daranno vita a una fusione insperata, a un gemellaggio arricchente. Venerdì 19, a partire dalle 22.15, la scena sarà per i gruppi di Venezuela, Benin e Serbia. Sabato 20, alla stessa ora, spazio poi a Martinica, Bulgaria, Brasile e Colombia. Esibizioni serali in piazza del Popolo, ma non solo. L’ultima giornata, dalle 19, regalerà pure una sfilata dei gruppi lungo la via principale del paese.

Folk e inclusione

Bolotana punta ad accogliere. Attraverso balli antichi e tradizioni sentitissime vuole lanciare messaggi virtuosi. «Quest’anno il titolo della rassegna è “Bolotana abbraccia il mondo”», sottolinea il presidente dell’associazione Ortachis, Antonello Zolo. «Credo non servano tante parole per spiegarne il senso. Basta osservare il logo realizzato dall’artista macomerese Barbara Pala: raffigura il nostro pianeta avvolto da una fisarmonica e ornamenti tipici della nostra tradizione folk. A suggellare quest’unione una coppia che indossa proprio l’abito bolotanese». Antonella Pisanu, dell’associazione Ortachis, aggiunge: «Siamo orgogliosi che ad aprire il festival sia la nostra Maria Giovanna Cherchi. Non era mai accaduto prima. Giovedì sera, dopo il concerto, si ballerà in piazza con l’artista nuorese Carlo Boeddu». Tuttavia, sarà a partire dalla giornata di venerdì che si leverà alto un inno all’accoglienza e all’inclusione. Ospiti internazionali a parte, la serata del 19 sarà arricchita dai gruppi folk “Tradissiones populares” di Silanus, “Valenza” di Nuragus e dall’organetto diatonico di Gabriele Solinas. L’ultima serata, quella di sabato, vedrà sul palco altri artisti isolani: gruppo folk “Santu Predu” di Nuoro, Tenores “Su Connottu” di Fonni, Boes e Merdules di Ottana, Tamburini e trombettieri della Sartiglia di Oristano. Il gran finale del Bolotana Festival Folk sarà affidato a Danyjeey e alle hit del rapper romano Icy Subzero. Le serate saranno presentate da Daniela Astara.

Ospitalità

«La bellezza del nostro Festival consiste proprio nel riuscire a mettere insieme realtà diverse tra loro - ribadisce Antonella Pisanu, che con l’associazione Ortachis promuove la manifestazione grazie al patrocinio di Comune di Bolotana, Regione, Fondazione di Sardegna, ministero della Cultura, Sardegna Endless Island e Cioff (Consiglio internazionale delle organizzazioni dei Festival del folclore e delle arti tradizionali) -. C’è un elemento che, invece, resta sempre invariato: l’accoglienza. I componenti delle delegazioni straniere vengono ospitati tutti a Bolotana. In strutture comunali e abitazioni sfitte. È il nostro modo di onorare lo spirito di questa manifestazione ultratrentennale voluta fortemente per ampliare gli orizzonti, incentivare lo scambio culturale tra i popoli, accogliere e condividere».

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