Se uomini in carne ed ossa giocassero a morra contro un robot chi vincerebbe? A Bitti è andata davvero in scena l’orginale disfida e a spuntarla sono stati i morratori in carne ed ossa, che hanno battuto il robot Gavina2121, animato con una nuova tecnologia dell'intelligenza artificiale, nell'ambito dell’iniziativa intitolata "Sa Murra, Tradizione e Innovazione”.

Un evento che ha visto partecipare, oltre a una folla di curiosi e di morratori provenienti da diversi centri di Barbagia e Ogliastra, anche scienziati, ricercatori ed esperti di scienze cognitive, in arrivo dalle università del Michigan, di Cagliari e Sassari, dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e da diverse associazioni, come la "Sociu po su jocu de sa Murra" e "Chintula", che raccolgono gli appassionati dell'antico gioco, soprattutto a Urzulei.

Come detto, la macchina – vestita con cura da due signore del posto – è stata battuta dagli esseri umani (anche se fo forse il risultato è stato influenzato da un difetto ai sensori), ma al di là del risultato della competizione, l’iniziativa ha permesso – oltre che di raccogliere materiale di studio – anche di continuare nell’opera di riscoperta e valorizzazione della tradizione della morra sarda.

"Siamo orgogliosi - ha detto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini - di aver questo appuntamento, unico nel suo genere anche sul piano internazionale, che oggi permette alla nostra comunità e alla Sardegna di unire tradizione e ricerca scientifica all'avanguardia nel settore degli studi del comportamento umano. E lo facciamo anche grazie a un ricercatore bittese, il prof Franco Delogu, che ringrazio, insieme a tutti gli altri partecipanti, per il grande lavoro portato a conclusione nell'organizzare l'evento".

Il roboto Gavina2121 (Foto Uff.stampa)
Il roboto Gavina2121 (Foto Uff.stampa)
Il roboto Gavina2121 (Foto Uff.stampa)

Presente all’evento anche il vicesindaco di Urzulei, Silvio Pisu: "La comunità di Urzulei sta lavorando da decenni per valorizzare il gioco della Morra sarda. Lo abbiamo fatto con tornei che hanno richiamato i migliori appassionati non solo della nostra Isola, ma anche del resto d'Italia e di Paesi esteri. Oggi a Bitti portiamo la testimonianza di ciò che abbiamo fatto nel tempo e accogliamo con grande favore il lavoro realizzato dai diversi ricercatori che, già dal 2010, presentarono il primo Robot: Gavin. Ora stiamo studiando perbene la normativa nazionale - ha annunciato il vicesindaco - per capire se è possibile dare la cittadinanza onoraria a Gavina2121. Sarebbe la prima volta che un robot, o meglio una intelligenza artificiale pensata dall'uomo, porta a casa un riconoscimento del genere con tanto di documento di cittadinanza. Gavina2121 sarà a breve ospitata negli spazi che stiamo allestendo per il futuro museo del gioco della morra a Urzulei".

"Studiare la morra - ha spiegato invece il professor Delogu, tra i promotori dell’iniziativa - mi offre una straordinaria occasione di mettere insieme passione per lo studio dei processi mentali con l'amore per gli usi e costumi della mia terra d'origine. Mi permette inoltre di avere la possibilità di collaborare con bravissimi ricercatori nei due maggiori atenei sardi, nelle scuole e nel territorio. Insomma, la morra è per me una ragione in più per tornare dove mi sento sempre a casa”.

(Unioneonline/l.f.)

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