Pochi giorni fa l’assegnazione provvisoria dell’appalto da 5,4 milioni per cinque anni della casa protetta comunale per anziani di viale Trieste che, dopo vent’anni, ha visto terminare la gestione della coop nuorese “Progetto Uomo” a favore della società salernitana "Insieme”.

Ma sull’appalto è polemica con la consigliera comunale di minoranza del gruppo Progetto per Nuoro, Lisetta Budoni, che in un’interrogazione al sindaco di Nuoro chiede cosa ha spinto «l’Amministrazione a scegliere un metodo di attribuzione del punteggio complessivo che privilegia nel risultato finale l’offerta economica al massimo ribasso e non la qualità del servizio».

La stesa Bidoni ricorda come la commissione giudicatrice pur avendo assegnato alle cooperativa Progetto Uomo di Nuoro il massimo punteggio tecnico (72,72) in relazione alla qualità del servizio da erogare (programmazione e gestione dei servizi, organizzazione e qualità dei servizi proposte migliorative del servizio), l’ha poi collocata «ultima nella graduatoria finale avendo praticato un ribasso economico contenuto». 

Il ribasso economico applicato dalla cooperativa Insieme di Salerno è del 6,5% dell’appalto (con un valore totale di 5.456.750 euro Iva esclusa), che per la Bidoni «inevitabilmente comporterà tagli ai costi di gestione e del personale con le relative ricadute sulla qualità del servizio. Un fatto che ci preoccupa e non poco».

Nell’interrogazione si chiedono certezze sulla qualità dei bisogni degli anziani attualmente ospiti nelle comunità protetta di Via Trieste, ma anche sul livello occupazionale «per garantire la continuità e il ​rispetto delle condizioni contrattuali dei dipendenti attualmente in servizio».

La Bidoni infine chiede cosa intende fare il comune per «scongiurare tagli al servizio sanitario e infermieristico, alle attività ​assistenziali, di cura, di socializzazione».

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