Organizzato dall'associazione di Sassari Donne Medico, in collaborazione col comune di Macomer, si è svolta la settimana scorsa l'Open day della memoria, a cui vi hanno aderito ben 108 utenti volontari di un'età compresa fra i 49 e i 98 anni, di cui 18 presi in carico per ulteriori approfondimenti diagnostici.  Un'iniziativa, dedicata alle persone ultracinquantenni,  con lo scopo di somministrare uno specifico test per la prevenzione e la diagnosi tempestiva delle patologie neurodegenerative che conducono al declino cognitivo e alla demenza. Nelle ex caserme Mura sono state allestite sei postazioni, presidiate da altrettante professioniste volontarie, che hanno accolto i numerosi utenti che, nelle settimane precedenti, avevano accolto l’invito del Comune per prenotare la loro adesione. “Numeri importanti, con una comunità che risponde così entusiasta e che dimostra un tale interesse per il proprio stato di salute- dice la vicesindaco e Assessore alle Politiche sociali, Maria Luisa Muzzu- ciò rappresenta una risorsa importante che intendiamo ulteriormente valorizzare. Abbiamo infatti già pensato e programmato ulteriori appuntamenti dedicati ad altri aspetti della salute che, nel solco di quanto realizzato con l’Open day della memoria, a breve daranno seguito a questo impegno finalizzato a promuovere una diffusa cultura della prevenzione. E' un altro strumento fondamentale che possiamo usare per venire incontro ai bisogni dei cittadini”. L'assessora e vice sindaco aggiunge: "Sono azioni che l’amministrazione comunale promuove, per cercare di dare risposte di salute in un periodo particolarmente difficile per la sanità territoriale che si trova sguarnita e in difficoltà. Insieme all’interlocuzione con le istituzioni sanitarie, la Regione, Asl e Distretto sanitario di Macomer, che sollecitiamo continuamente per la ricerca di soluzioni, la promozione di queste iniziative, è un altro strumento fondamentale che possiamo usare per venire incontro ai bisogni dei cittadini”. la collaborazione fra il Comune e il mondo dell’associazionismo, è ritenuto l’altro elemento fondamentale di questo percorso che può, valorizzando il fondamentale ruolo del volontariato, supplire in parte alle difficoltà di questo periodo. “Le risposte dell’utenza – conclude la  vicesindaco di Macomer – ci confermano la bontà della proposta che contiamo di ripetere con costanza nel tempo articolandola di volta in volta per venire incontro alle molteplici richieste della cittadinanza".

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