“Nessuno è straniero all’umanità”: la Sardegna celebra i diritti umani con una giornata di sensibilizzazione
I temi della libertà, dell’uguaglianza e del rispetto saranno protagonisti in diverse città dell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un mondo in cui nessuno è straniero, dove la diversità non divide ma arricchisce: è questa la visione al centro delle iniziative organizzate dalla Regione e dalle Acli Sardegna in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani. Domani, 10 dicembre, la campagna “Nessuno è straniero all’umanità” culmina con una serie di eventi dedicati soprattutto ai giovani, perché la consapevolezza dei diritti comincia dall’educazione e dall’empatia.
I temi della libertà, dell’uguaglianza e del rispetto saranno protagonisti in diverse città dell’Isola attraverso attività pensate per scuotere le coscienze e promuovere una cultura della non-violenza. A Olbia, nella Biblioteca Civica Simpliciana, dalle 10:30 alle 13:30, i giornalisti potranno partecipare all’incontro “Notizie alla deriva”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Associazione Carta di Roma. Si discuterà del ruolo dell’informazione nella lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni, con interventi di esperti come Vittorio Longhi e Sara Lemlem.
A Iglesias, sempre dalle 10:30, il piazzale di San Pio X diventerà palcoscenico di un flashmob organizzato da Auser e Anffas, un concerto delle ospiti del centro Specchio Dan e interventi della psicologa Valentina Tanda delle ACLI. Un’occasione per riflettere sulla fragilità e sul valore dell’inclusione.
Nel pomeriggio, a Sassari, piazza Fiume ospiterà l’evento “La diversità è la nostra forza” dalle 16 alle 19. Due stand informativi e attività con Aicem, i Giovani delle Acli e l’Ens Sassari promuoveranno l’importanza dei diritti umani anche attraverso la lingua dei segni.
Infine, a Nuoro, Cagliari e Quartu Sant’Elena, materiali informativi saranno distribuiti per le vie del centro storico, per ricordare a tutti che il rispetto e la dignità sono diritti di ogni essere umano.
Una giornata simbolica, ma con un messaggio chiaro e necessario: solo abbattendo i muri della diffidenza possiamo costruire una società davvero umana.