Mimmo Contu è stato confermato alla guida dei pensionati della Cisl in Sardegna. Contu è stato eletto segretario generale della FNP Cisl Sardegna: con lui in segreteria restano Vannalisa Manca e Giuseppe Lai.

Il dodicesimo congresso regionale, che si è svolto nell’arco di due giorni al T Hotel di Cagliari, ha confermato il ruolo della federazione nel dibattito sardo a partire dalla situazione drammatica della sanità nell’Isola, che colpisce in primo luogo anziani e fasce più deboli della popolazione, fino all’emergenza povertà.

Uno dei temi cardine del congresso e dell’azione della FNP Pensionati Cisl è quello delle pensioni.

«L'obiettivo principale è cercare di recuperare il potere d'acquisto delle nostre pensioni rispetto all’inflazione – ha sottolineato Mimmo Contu -. Su questi temi siamo fortemente impegnati, anche a livello confederale, per aprire un dialogo forte e incisivo con il Governo nazionale: parliamo anche di una questione di dignità, in Sardegna come nel resto d’Italia le pensioni sono più basse e i pensionati più poveri».

Contu ha ribadito l’intenzione della FNP Pensionati della Cisl di rafforzare la propria presenza nei territori per «essere sempre più strutturati e rispondere con adeguatezza alle istanze che arrivano dai diversi comuni dell'isola – ha ribadito il segretario generale della FNP Cisl Sardegna -. Ho ricevuto da questo congresso tanti attestati di stima e di fiducia e questo è l'elemento principale che ci spinge tutti insieme, con i territori e le nostre realtà di prossimità, a costruire un percorso anche di forte presenza».

Al congresso, presieduto da Alberto Farina, era presente anche Emilio Didonè, segretario generale nazionale della FNP Cisl.

«Siamo più coesi, più vivi e più determinati. L’ho sentito in questo congresso e lo voglio fare mio – ha sottolineato Didonè -. Il primo tema, anche in Sardegna, sono i piccoli borghi: non è solo il problema dei giovani che vanno via, ma se un anziano, giovane o donna non vuole abbandonare il suo paese non deve essere discriminato: in attesa di intelligenza artificiale e telemedicina noi abbiamo 15 milioni di persone che stanno perdendo i loro diritti. Dobbiamo vigilare sui livelli dei servizi, dobbiamo stare sul pezzo, non siamo cittadini di serie B».

(Unioneonline)

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