Esperti a confronto a Barumini nell’incontro internazionale sulla presenza degli Etruschi tra Sardegna e Mediterraneo
Grande successo della mostra che mette in esposizione oltre 100 repertiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sedicimila visitatori in 5 mesi: numeri da capogiro della mostra “Al di là del mare - Etruria e Sardegna in mille anni di storia”, che da maggio riempie le sale del Centro Lilliu di Barumini e che conta in vetrina oltre 100 reperti.
Un risultato che richiama tantissime persone e che ha meritato un importante approfondimento: è giunta infatti al termine la due giorni dedicata all’evento, dove sono intervenuti importanti esperti e studiosi che, attraverso le loro relazioni, hanno messo in luce aspetti ancora poco conosciuti e illustrato i progetti di studio in campo sugli Etruschi, una delle civiltà e culture più importanti della storia italiana.
L’incontro ha permesso anche di fare il punto della situazione sullo stato di attuazione di molte ricerche ancora in corso in Sardegna e in altre aree d’Italia e del Mediterraneo. Gli approfondimenti delle due sessioni di lavoro si sono concentrati, in particolare, su: “Età del ferro: Formazione, trasformazioni, scambi in area tirrenica” e “Correnti, circuiti, mercati in età orientalizzante e arcaica nell'area tirrenica”.
Una due giorni organizzata dalla Fondazione Barumini sistema Cultura, con l’Università di Sassari e la Soprintendenza per la città metropolitana di Cagliari e le provincie di Oristano e Sud Sardegna. “L’incontro di venerdì e sabato ha permesso di riunire a Barumini importanti esperti e studiosi sugli Etruschi – dice Emanuele Lilliu, presidente della Fondazione – proseguiremo, nel prossimo futuro, su questa strada attivata con il museo Archeologico di Napoli, e non solo, per continuare a rafforzare quelle sinergie che ci stanno permettendo di consolidare e far crescere i flussi turistici dei nostri siti archeologici e culturali”.
Per Marco Rendeli dell'Università degli Studi di Sassari “la mostra sta offrendo argomenti interessanti di approfondimento e l’incontro ha permesso di capire gli studi e le novità che stanno emergendo su questo popolo e su questo solco emerge il concetto di pluralità che ci spiega le differenze tra le varie aree, anche della Sardegna e che riflettono le differenze nei territori”. “Con Barumini siamo legati grazie a una importante convenzione triennale che sta già dando importanti risultati – conclude Paolo Giulierini, direttore del Mann di Napoli – si è partiti da mostre internazionali per altri importanti appuntamenti. Le collaborazioni con Barumini non si esauriscono negli aspetti scientifici ma anche gestionale attraverso serrato confronto delle reciproche esperienze”.