Il profilo era stato attivato nel marzo del 2011. In bacheca parolacce, insulti e minacce. I compagni di squadra avevano informato il portiere Federico Marchetti che aveva così deciso di presentare una querela alla polizia. Quando però le indagini hanno accertato che il furto d'identità era stato commesso da un ragazzino di 16 anni, super tifoso rossoblù, il calciatore ha deciso di perdonarlo. Ieri lo ha annunciato nell'aula del Tribunale dei minori di Cagliari. Le accuse a carico del ladro virtuale erano pesanti: sostituzione di persona e diffamazione. "Sono convinto che abbia capito la gravità di quanto ha commesso, leggendo gli atti mi sono accorto che si trattava di una bravata", ha scritto Marchetti in una mail inviata all'avvocato difensore del ragazzino.
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